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giovedì 19 dicembre 2024

Riscoprire la fede e le radici per salvare l'Occidente

Il filosofo francese Rémi Brague, durante un evento organizzato dalla Fondazione NEOS a Madrid, ha analizzato la crisi dell'Occidente attraverso il suo studio "Perché l'uomo occidentale odia se stesso?". Brague sostiene che l'odio di sé diffuso in Europa derivi dal rifiuto di legami identitari e culturali, inclusi famiglia, storia, lingua e persino l'appartenenza alla specie umana. Questo rifiuto, per il filosofo, si manifesta in particolare nell'odio per il cristianesimo, visto come simbolo fondante della cultura europea e principale bersaglio di alcune élite occidentali, che aspirerebbero alla fine della Chiesa cattolica.

Brague osserva che l'uomo moderno ha svuotato la propria identità rifiutando le determinazioni naturali e culturali, come il sesso biologico e la storia. Questa disconnessione porta a un odio di sé che il filosofo definisce "diabolico" in senso biblico, attribuito a un nemico non di Dio ma dell'uomo. Inoltre, critica la narrazione dominante secondo cui l'Occidente, essendo potente, avrebbe causato più danni di altre culture.

Il filosofo conclude affermando che senza un riferimento trascendente, l'uomo perde la propria dignità, arrivando a negare il suo valore intrinseco. Tuttavia, Brague vede nella crisi un'opportunità per riscoprire la fede come elemento vitale e per rilanciare il significato profondo della cultura occidentale.

https://www.iltimone.org/news-timone/remi-brague-le-elite-vogliono-la-fine-della-chiesa-cattolica/

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