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domenica 15 dicembre 2024

​Ortodossia (1) G.K. Chesterton



Ortodossia di G.K. Chesterton è un saggio profondo e appassionante che difende il cristianesimo come la risposta razionale e pratica alle grandi domande e paradossi della vita umana. Attraverso un'esplorazione brillante e ironica, Chesterton dimostra come la fede cristiana preservi l'equilibrio dell'uomo, unendo elementi apparentemente contraddittori in una visione coerente e vivificante.  

 1. Volontà della creazione e razionalità della fede  
Chesterton apre il suo libro parlando della "volontà della creazione" e del motivo per cui credere nel soprannaturale non è solo ragionevole, ma necessario. Dio, nella sua sublimità, ha offerto all'uomo un dono che va oltre la ragione: il sacrificio divino. Questo atto conferma il valore della creazione e sancisce l'equilibrio tra naturale e soprannaturale, che solo il cristianesimo riesce a mantenere intatto.  
La tradizione cattolica, per Chesterton, è una fonte di luce e forza. Essa offre un fondamento sicuro e preserva valori universali che hanno sostenuto le civiltà. Il catechismo, dice Chesterton, è sufficiente a contenere le grandi verità della vita. La teologia cristiana è una fonte di energia morale che non teme il confronto con le sfide intellettuali moderne.  

 2. Paradosso cristiano e ragionevolezza del mistero  
Chesterton esplora il "paradosso cristiano": la capacità del cristianesimo di unire la grandezza e la miseria dell'uomo. Egli insiste che solo accettando la realtà del peccato originale possiamo affrontare il problema del male.  
La ragione, per Chesterton, può condurre alla follia quando perde il senso del mistero. Il poeta e il credente navigano in un mare infinito con fiducia, mentre il logico, cercando di imporre confini alla realtà, finisce per limitarla e perdersi. Il poeta desidera e si eleva al cielo, il logico pretende di dominarlo, ma si schianta contro i limiti della sua stessa logica.  
La società moderna, dice Chesterton, evita di riflettere sulla morte e sulla finitezza. Al contrario, il cristianesimo ammette il mistero come fonte di salute spirituale. Il dogma cristiano è come un circolo perfetto: chiuso, ma infinito nella sua perfezione. La croce è un simbolo di mistero e di libertà: unisce il conflitto e l'equilibrio con braccia che si estendono all'infinito.  

 3. Virtù cristiane impazzite  
Chesterton osserva come il mondo moderno sia pieno di virtù cristiane isolate e quindi impazzite. La giustizia si separa dalla misericordia; la pace si disgiunge dalla verità. L'umiltà, che nel cristianesimo era un limite alla superbia, diventa oggi un ostacolo al progresso personale.  
Secondo Chesterton, la moderna idolatria dell'autosufficienza conduce l'uomo a dubitare di Dio, della verità, e perfino della ragione. L'uomo contemporaneo ha perso il senso della meraviglia e della sorpresa. La ragione, slegata dalla fede, è destinata a distruggersi.  

 4. Democrazia e tradizione  
Chesterton elogia la democrazia come espressione del valore delle cose comuni. La tradizione, per lui, è una democrazia che include i morti, dando voce alle generazioni passate. Le fiabe, che Chesterton considera fondamentali per la formazione morale, esprimono verità universali:  
- Cenerentola incarna il Magnificat, elevando l'umile.  
- La Bella e la Bestia insegna che bisogna essere amabili prima di essere amati.  
- La Bella Addormentata simboleggia la possibilità della resurrezione.  
La vita, come una fiaba, è preziosa e fragile: un'avventura piena di meraviglia, ma che richiede riconoscenza.  

 5. Ottimismo e patriottismo cristiano  
Il patriottismo è un tema chiave per Chesterton. Egli distingue tra un patriottismo sano, basato sull'amore per il proprio paese, e un patriottismo astratto e distruttivo. Solo chi ama profondamente qualcosa può criticarla e desiderare di migliorarla.  
Riflettendo sul suicidio, Chesterton lo definisce il più grande dei peccati, poiché nega il valore intrinseco della vita. Al contrario, il martire sacrifica la propria vita per salvare ciò che ama. Questa distinzione tra amore per la vita e amore per la morte è centrale nel cristianesimo.  

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