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domenica 29 settembre 2024

Le ormai dimenticate radici cristiane


L'articolo critica l'approccio dell'Unione Europea verso l'identità culturale e nazionale dei suoi Stati membri, sostenendo che la UE stia portando avanti una sorta di "suicidio" culturale e identitario. Ernesto Galli della Loggia, nell'editoriale "L'identità europea svanita", pubblicato dal Corriere della Sera, osserva che la UE emargina la ricerca umanistica, concentrando i finanziamenti sull'area tecnico-scientifica. Questo perché le discipline umanistiche sono legate alle identità nazionali, viste come un ostacolo dal "politicamente corretto" dominante a Bruxelles, che punta a indebolire gli Stati nazionali.

Secondo Galli, questo è un errore grave, poiché un'identità europea solida può nascere solo da popoli con una forte coscienza nazionale. Richiamando la storia italiana, si sottolinea come l'unità del paese sia stata preceduta dall'unità linguistica e culturale, alimentata da una ricca tradizione letteraria legata a valori spirituali e umanistici, spesso connessi al cattolicesimo.

La stessa dinamica vale per l'Europa: Giovanni Paolo II aveva insistito sull'importanza di riconoscere le radici cristiane dell'Europa nella Costituzione europea, ma la UE rifiutò. Questo rifiuto, secondo l'autore, ha lasciato l'Unione senza una vera identità culturale, governata da una burocrazia distaccata dai popoli europei e dalle loro tradizioni storiche.

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