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sabato 28 settembre 2024

La scomparsa dei padri e i giovani che cercano il senso della vita.

Il testo critica la glorificazione eccessiva dei giovani, iniziata con il Sessantotto e proseguita fino ai giorni nostri. L'autore denuncia l'atteggiamento di molti ex sessantottini che, anziché guidare i giovani con verità e saggezza, li hanno adulati e lusingati, facendoli sentire portatori di una purezza morale e di un coraggio anticonformista spesso superficiale e manipolabile. Questa adulazione ha contribuito a creare una generazione che, secondo l'autore, è stata facile preda di ideologie e movimenti totalitari, incapace di connettersi con l'eredità morale delle generazioni precedenti.


Il Sessantotto non è stato solo un movimento politico, ma soprattutto un evento esistenziale e spirituale, che ha spezzato i legami morali con il passato, portando a una ricerca di significato e felicità che la politica non poteva soddisfare. Questo vuoto ha condotto a fanatismi ideologici, violenza politica e diffusione delle droghe. L'autore suggerisce che quegli anni vadano riletti con una certa tenerezza verso i giovani di allora, ma senza giustificarne gli errori e l'arroganza. 


In questo contesto, l'autore consiglia il romanzo "Figli di ieri" di Elisabetta Sala, che offre un affresco della generazione del Sessantotto attraverso la storia di due giovani, Costantino e Sara, che affrontano il caos della contestazione studentesca e le sue conseguenze. Il romanzo è paragonato ai "Promessi Sposi" per la sua capacità di rappresentare l'anima di un popolo semplice e buono, come era l'Italia degli anni Sessanta, che ha visto la propria anima minacciata dall'invasione delle ideologie e dalla perdita dei padri.


https://www.antoniosocci.com/il-68-i-manifestanti-di-oggi-la-scomparsa-dei-padri-i-giovani-che-cercano-il-senso-della-vita-un-popolo-a-cui-si-e-cercato-di-rubare-lanima/


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