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martedì 17 settembre 2024

Il vero comunismo

Anita Likmeta, scrittrice e imprenditrice albanese naturalizzata italiana, ha recentemente pubblicato il libro "Le favole del comunismo", che racconta la sua infanzia nell'Albania comunista degli anni '80 e '90. Il libro, scritto con toni delicati ma realistici, descrive la vita di miseria e oppressione sotto il regime di Enver Hoxha, vista attraverso gli occhi di una bambina. Tuttavia, il libro ha suscitato una forte ondata di critiche in Italia, soprattutto da parte di persone che Likmeta definisce "comunisti immaginari", ovvero individui che, pur vivendo immersi nei comfort del capitalismo, difendono ideali comunisti senza aver mai vissuto le reali conseguenze di tale regime.



Likmeta, arrivata in Italia all'età di 11 anni dopo che sua madre fuggì dal crollo del regime comunista in Albania, ha studiato e lavorato duramente, fino a diventare una donna di successo. Si è impegnata anche in politica con il partito +Europa, che ha lasciato polemicamente nel 2023 a causa di una campagna natalizia che lei ha considerato ipocrita.

Nel suo post su X, Likmeta critica aspramente i "comunisti immaginari" italiani, accusandoli di vivere in una contraddizione, predicando ideali marxisti mentre godono dei benefici del capitalismo. Parla anche dell'ipocrisia di coloro che, pur proclamando ideali di uguaglianza, non vogliono riconoscere le atrocità del comunismo reale.

Likmeta conclude ricordando l'uguaglianza fasulla promossa dal regime albanese, che beneficiava solo l'élite del partito, mentre la maggior parte della popolazione viveva in povertà. Questo contrasto tra la retorica e la realtà del comunismo è uno dei temi centrali del suo libro, che ha provocato tanta rabbia proprio perché esprime una critica informata e personale, basata su esperienze vissute e non su ideali astratti.

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