Sì, tu che sei il mio amore
grande, sei anche amica mia. L’amicizia contiene tutto: amore, fiducia,
rispetto, responsabilità, confidenza... L’amicizia tra due amanti sta proprio
in questo.
Io e te insieme, oggi e
domani, alleveremo la nostra prima creatura, forse la più preziosa: il nostro amore.
Un amore che non è una
fredda formula chimica, ma un cammino quotidiano, da far crescere. Insieme
andremo oltre la semplice somma dell’ “io” e del “tu”, ma saremo un “noi” più profondo. Un “noi” contraddistinto dall’intimità, dalla
passione e dall’impegno.
Solo così potremo aprirci
per accogliere e donarci all’altro.
In quel “noi” siamo, nel
nostro piccolo, interpreti dell’amore di Dio per l’umanità.
Il “noi”, come
nell’amicizia, è saper fare squadra:
essere in sintonia, sapere a cosa pensa l’altro per servirlo al meglio, nel modo
più nobile che Dio ci ha concesso, appunto, l’amare.
Fare squadra è fare posto
all’altro che è diventato la tua scelta;
è mettere in secondo piano quelle proprie aspettative e aspirazioni, che
intralcerebbero il cammino. Le squadre vincenti, infatti, hanno un progetto o
un obiettivo comune.
Questo “noi” che cresce avrà
bisogno di gradualità, ma nella
consapevolezza della presenza di una fiducia reciproca, di un’intesa e di un equilibrio.
Tuttavia ciascuno riceve e offre secondo il proprio carattere, sapendo che
l’uomo e la donna amano in modo diverso.
Questo momento di crescita è
per noi prezioso perchè ci permette di migliorare, di poter cadere e di ripartire
con più forza di prima, senza scoraggiarci. Ogni momento di questo cammino
servirà per prendere la distanza giusta:
se si è troppo vicini non riusciamo a essere critici nei confronti dell’altro quando
questi sta sbagliando; se si è troppo lontani non vediamo l’esigenze dell’altro.
Pensando a nostri “primi
giorni” si fa fatica a capire il “mistero”
che ci ha fatti unire: sembra impossibile capire come io e tu, così diversi,
possiamo amarci così. D’altronde “il
cuore ha ragioni che la ragione non conosce”, vero?
Il “noi” sarà la nostra
creatura, ma non dovremo scordarci che siamo “io” e “tu”: dalle nostre
esperienze passate abbiamo imparato a stare in piedi con le nostre gambe, e ciò
sarà prezioso nei momenti di solitudine e tristezza. Nei momenti difficili occorre saper chiedere aiuto all’
”amico”, perchè l’amico se ti vede triste è triste anche lui.
Ci saranno momenti in cui
dovremo stare in silenzio, in attesa, portare l’ansia, avere pazienza,
prenderci cura dell’altro e sapere litigare. Ma se ci sei tu so che l’impresa è possibile, perchè sei le
fondamenta del “noi”, sei la colonna del mio cuore. Sapendo che quando pensi,
pensi al nostro bene, in un difficile equilibrio tra i nostri apetti belli e
brutti, è per me una grossa fonte di speranza.
Sei diventata il dono più
grande che abbia ricevuto, e riesci a colmare, con la tua presenza, la mia
vita.
Saremo amici, amici per sempre.
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