Mercoledì 07 Gennaio 2009 19:46
Erano circa 40.000 i fedeli venuti da ogni parte d'Europa per l'incontro della Comunità di Taizè svoltosi a Bruxelles. La città è la sede delle istituzione europee, e questo incontro ha avuto la finalità di dare un messaggio di speranza all'intera Europa, continuando il pellegrinaggio di fiducia sulla terra iniziato molti anni fa da Frère Roger, e proseguito dal suo successore Frère Alois.
Mai come in questo momento di crisi economica e di valori è necessario dare un messaggio di speranza e fiducia.
Gli incontri di Taizè hanno la prerogativa di essere rivolti a tutti i cristiani: cattolici, ortodossi e protestanti. Ognuno da il suo contributo alla fede in Cristo.
A Bruxelles, come a Taizè, la preghiera avviene tre volte al giorno: la mattina nelle parrocchie ospitanti, al pomeriggio e alla sera presso un padiglione della Fiera della capitale belga. Le campane suonano a festa decretando l'inizio di ogni preghiera.
Il popolo di Dio incontra il suo Signore nel silenzio, nel canto e nella semplicità della preghiera, che è accessibile a tutti.
Il silenzio è fondamentale nella preghiera. E' incredibile come, in silenzio e seduti ai piedi della croce, si possa aprire il proprio cuore a Gesù, affidandogli problemi e ringraziamenti. Nella preghiera e nel silenzio non si è soli: hai al tuo fianco i tuoi fratelli e sopra di te il Signore con il suo Spirito.
I canti brevi e ripetitivi aiutano la meditazione interiore. I brani del Vangelo, le preghiere e i salmi permettono a tutti di meditare e riflettere sui fondamenti della fede.
Se Dio è con te, non si ha paura di aprire il proprio cuore e amare. Aprendosi a Cristo nella preghiera e nell'ascolto della sua Parola, i giovani condividono tra loro le proprie aspirazioni e speranze, facendo l'esperienza della Chiesa come luogo di comunione e di amicizia.
Incontrare giovani provenienti da vari parti d'Europa, ti fa sentire realmente un cittadino europeo, diminuisce le distanze e avvicina i cuori. La Chiesa è quindi veramente la famiglia di Dio, senza confini.
L'allontanarsi dalla propria realtà per qualche giorno, ti permette riflettere senza farsi distrarre dalle ansie e preoccupazioni della quotidianità: in questo modo preghiera e silenzio diventano veri momenti di comunione con Dio. In questa comunione non ci possiamo nascondere e non dobbiamo avere paura.
In vista del nuovo anno, si ha quindi la possibilità di ricaricare le batterie con speranza e fiducia.
La linea guida dell'incontro è stata data dalla "Lettera dal Kenia" di Frère Alois, scritta durante l'ultimo incontro a Nairobi della comunità. La domanda che ci pone è: "Qual è la nostra sorgente di vita?"
Partecipando alla preghiera della comunità di Taizè la risposta è una sola: porre attenzione alla presenza di Dio, da cui attingere speranza e gioia. Così la nostra vita acquista senso, e aprendo a Dio le porte del nostro cuore, prepariamo anche la strada della sua venuta per molti altri.
Nel tornare a casa, ci salutiamo con la convinzione che se la nostra vita diventasse preghiera, l'amore di Dio raggiungerebbe tutti gli uomini e i risultati sarebbero evidenti.
Infine, per la gioia dei cristiani polacchi, il prossimo incontro europeo avrà luogo dal 28 dicembre 2009 al 1° gennaio 2010 in Polonia, nella città di Poznan.
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