Tratto dall'esortazione apostolica "Evangelii Gaudium"
213. Tra questi deboli, di cui la Chiesa vuole prendersi cura con predilezione, ci sono anche i bambini nascituri, che sono i più indifesi e innocenti di tutti, ai quali oggi si vuole negare la dignità umana al fine di poterne fare quello che si vuole, togliendo loro la vita e promuovendo legislazioni in modo che nessuno possa impedirlo. Frequentemente, per ridicolizzare allegramente la difesa che la Chiesa fa delle vite dei nascituri, si fa in modo di presentare la sua posizione come qualcosa di ideologico, oscurantista e conservatore. Eppure questa difesa della vita nascente è intimamente legata alla difesa di qualsiasi diritto umano. Suppone la convinzione che un essere umano è sempre sacro e inviolabile, in qualunque situazione e in ogni fase del suo sviluppo. È un fine in sé stesso e mai un mezzo per risolvere altre difficoltà. Se cade questa convinzione, non rimangono solide e permanenti fondamenta per la difesa dei diritti umani, che sarebbero sempre soggetti alle convenienze contingenti dei potenti di turno. La sola ragione è sufficiente per riconoscere il valore inviolabile di ogni vita umana, ma se la guardiamo anche a partire dalla fede, « ogni violazione della dignità personale dell’essere umano grida vendetta al cospetto di Dio e si configura come offesa al Creatore dell’uomo ».
214. Proprio perché è una questione che ha a che fare con la coerenza interna del nostro messaggio sul valore della persona umana, non ci si deve attendere che la Chiesa cambi la sua posizione su questa questione. Voglio essere del tutto onesto al riguardo. Questo non è un argomento soggetto a presunte riforme o a “modernizzazioni”. Non è progressista pretendere di risolvere i problemi eliminando una vita umana. Però è anche vero che abbiamo fatto poco per accompagnare adeguatamente le donne che si trovano in situazioni molto dure, dove l’aborto si presenta loro come una rapida soluzione alle loro profonde angustie, particolarmente quando la vita che cresce in loro è sorta come conseguenza di una violenza o in un contesto di estrema povertà. Chi può non capire tali situazioni così dolorose?
Papa Francesco, nel discorso di inizio anno al corpo diplomatico, ha affrontato i temi più urgenti del panorama globale. Ha ribadito l’inaccettabilità del “diritto all’aborto”, definendolo contrario ai diritti umani e sottolineando l’importanza della protezione della vita in ogni sua fase. Ha inoltre criticato la cancel culture, vista come una minaccia alle differenze, e le colonizzazioni ideologiche che strumentalizzano i diritti umani per promuovere ideologie divisive.
RispondiEliminaLa guerra è stata centrale nel suo discorso: Francesco l’ha definita “sempre un fallimento” e ha denunciato le sofferenze di civili, bambini e infrastrutture. Ha richiamato attenzione sui conflitti in Ucraina, Medio Oriente e Africa, evidenziando il rischio di una guerra mondiale. Il Papa ha poi condannato la disinformazione e l’uso improprio dei social media, che alimentano polarizzazione, ansia e isolamento.
Ha infine esortato i cristiani a contribuire attivamente alle società, nonostante le persecuzioni in Africa e Asia e le limitazioni alla libertà religiosa in Europa. Il suo invito è a farsi araldi di una “diplomazia della speranza” per superare le divisioni e promuovere un vento di pace.
https://www.iltimone.org/news-timone/papa-francesco-inaccettabile-il-diritto-allaborto-cancel-culture-una-minaccia-alle-differenze/