Il concetto di persona è antico, ma bisogna ricordare (e non dimenticare) quanto l'indagine teologica sulla Trinità ha contribuito a dare il significato che conosciamo a questa parola. Questa parola è fondamento della cultura europea, assieme a "democrazia" e "fraternità" (ci ricordiamo l'illuminismo?).
Da quali valori deve ripartire la nostra "vecchia" Europa? Se vuole sopravvivere, non deve accontentarsi di una fragile unione finanziaria, ma dai valori sopraccitati: persona, democrazia e fraternità.
Come può l'Europa di oggi proclamarsi la patria dei diritti umani e contemporaneamente incoraggiare l'uccisione dei suoi figli più inermi e la distruzione di quel nucleo essenziale della fraternità che è la famiglia? Come può l'Europa, senza più punti di riferimento, imporre l'agenda politica ai singoli paesi?
Siamo infatti in un continente appropriatamente definito "vecchio", che non sa ripartire e che non conosce la sua storia. Senza la morale cristiana (e senza Cristo) che sta alla base dell'Europa è inevitabile che la famiglia e la società vadano in crisi. Nulla è più razionale e umano che il principio della morale cattolica: non bisogna negare o uccidere la vita dei bambini che Dio manda. «L'apertura alla vita è al centro del vero sviluppo» (n. 28 della "Caritas in Veritate").
La promozione dei diritti umani è il cuore della politica.
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