Fede
e preghiera.
La fede è la fede, non
sentimento o ragione.
Ed è una fede in un Dio personale.
In pochi anni ci siamo
dimenticati del nostro passato spirituale, non sappiamo più pregare, siamo in
una crisi di fede e di preghiera.
Se ci facciamo caso la spiritualità dell’uomo
sulla terra è la spiritualità dell’Esodo, in cui Dio regala la sicurezza della sua
presenza.
Preghiera
e Sacramento sono il punto di incontro con Dio.
Pregare
significa attendere colui che viene,
Vivere
significa accogliere Lui che è venuto
Morire
significa sperare in Lui che verrà
Il Dio che viene è spinto
dal suo amore; la sua venuta non è frutto dello sforzo umano.
La fede ha la dimensione di
Dio, mentre la ragione ha la dimensione dell’uomo;
La fede apre ai segreti del
cielo, la ragione quelli della terra. Con la ragione non si può capire
l’invisibile.
Finché si ragiona non si è
pronti alla visione di Dio, non è pronti a lasciarsi andare.
Nota per il lettore: In questo post sono state riportate frasi del libro e rielaborate da me per far emergere i punti principali.
Fede
e preghiera. La nostra debolezza.
Non fidatevi del vostro
coraggio, della vostra volontà. Fidatevi della vostra preghiera. La preghiera
crea virtù. Lo sforzo dell’uomo è necessario ma non è una gran cosa. Se preghi
sul serio e nella verità sarà Dio che ti manda con più forza, con più amore ai
fratelli per amarli con più gratuità e per servirli con più delicatezza.
Infatti non si può pregare/amare Dio e restare indifferenti davanti al fratello
che soffre.
L’uomo sbaglia sempre
perché non crede fino in fondo. Facciamo di tutto senza andare a trovare Gesù
dentro di noi, stare ad ascoltare in pace, in silenzio.
Pregare
significa credere fino in fondo alla propria debolezza e all’onnipotenza di Dio.
Pregare
significa sperare nella promessa.
Pregare
significa amare.
Chi
ama ha la vita eterna.
L’amore
del Padre è diverso dal nostro.
Senza
amore non si può vivere.
Non riduciamo la povertà a
qualcosa di fisico, la povertà per l’uomo è la sua stessa natura, è il suo
stato, il suo essere. È nella povertà che Dio incontra l’uomo, nella presa di
conoscenza del suo limite. L’incontro col Gesù nel Vangelo
insegna la sopportazione, la rassegnazione, l’accettazione di questa povertà.
Un Dio Personale. Il
nascondimento di Dio.
La meraviglia è il primo
momento di incontro col mistero.
Dio è evidente per chi è semplice, buono e
vero.
L’uomo ha paura di stare
davanti a Dio, e il peccato è l’ostacolo.
Inoltre non vogliamo disturbare la
nostra comodità.
Il Dio della parabola non è
ancora il Dio della fede, come l’uomo della natura non è ancora l’uomo della
grazia. Dio si presenta attraverso il velo dei simboli. Dio tiene in mano il
dono e lo offre quando vuole, cioè quando è l’ora. Il padre mi attira e nasce così in me la fede.
La
fede mi fa vincere la paura: vivere di fede è difficile, perché è un salto
nell’invisibile.
La
fede è una prova d’amore.
La
fede non è separata dall’amore e dalla speranza.
La
fede è uno strumento di salvezza.
Il Dio della fede non è
silenzioso, inattivo, assente, è colui che ti cerca da sempre. La storia è la
risposta dell’uomo alla chiamata di Dio. Il Dio della fede è un Dio personale,
è il Dio di Abramo, Isacco, Giacobbe, Gesù.
La
creatività è di Dio, la collaborazione è nostra.
La
chiamata è di Dio, la risposta è nostra.
La persona non si realizza
da sola, ha sempre bisogno di qualcuno.
Su questa terra siamo come
Giacobbe: sempre pronti a combattere con Dio.
Dio si rende presente poco
alla volta, la sua venuta è l’Incarnazione.
E’ difficile credere in Gesù
di Nazaret, ma è più difficile non crederci.
Se Gesù, che è Dio, è mio fratello
non posso più avere paura.
Perché tace così
lungamente? Lui, che può tutto, perché non si rivela agli uomini in un modo più
clamoroso? Se Dio esiste, perché il male? Se Dio è amore, perché il dolore? Se
dio è padre perché la morte?
Noi dobbiamo amare Dio perchè è l'Amore, non perchè ci paice.
Dio ci purifica col dolore e
con la morte.
Non cercate di corrompere Dio
Ci vuole pazienza. Accetta la fede com’è: nuda
e attendete tutta la vita Dio che non si svela alla nostra curiosità, ma alla
nostra fedeltà e alla nostra umiltà
Betlemme, Nazaret, il Calvario non sono la dimostrazione del silenzio di Dio, della povertà di Dio?
Dio è silenzio e la fede è l’autentica prova
d’amore.
Dio viene a me con la
pazzia della croce e io vado a lui con la pazzia del mio credere
Con la fede credo a ciò che
non capisco.
Abramo non ha capito ma ha
creduto.
L’Eucaristia è la povertà e
il nascondimento di Dio; è la storia del più grande
amore che sia stato vissuto su questa terra. E' un grande mistero, E' memoriale.
Dio non ci dice nulla, ma
ci guarda
vuole un amore maturo,
vuole essere amato perché è luce, amore, vita, non perché è potenza, piacere,
sicurezza.
è cibo che trasforma, è
fratello che mi nutre
accettarlo con l’animo di
bambino
la vita eterna è conoscenza
di dio (Gv17)
p.149
Chi non prega non può
conoscere Dio
Dio si svela solo a chi si
presenta con atteggiamento di amore.
Gesù
rivela il Padre.
La prima missione è quella
di testimoniare: “Questa è la vita eterna, che conoscano te e colui che ha mandato”.
Gv17
Gesù rivela il Padre ed è
il suo testimone, anche se il mistero rimane: Gesù non tocca l’equilibrio tra
creatura e creatore, attende l’abbandono della creatura.
La via dell’amore è l’unica
per svelare l’Inconoscibile.
Padre,
Figlio e Spirito Santo.
Lo Spirito Santo è il Consolatore,
ed è Spirito di verità, e l’amore di Dio. Ne abbiamo bisogno per capire il
mistero, per capire la Trinità: il Padre è la vita e principio di ogni cosa, il
Figlio è l’immagine del Padre ed è luce, lo Spirito Santo è l’amore che li unisce
ed è una persona divina.
Il
piacere.
Non è facile amare con un
cuore come il nostro.
Non c’è tristezza più
grande dell’amore tradito dal piacere. Dio ci insegna ad amare: la vera novità
del cristianesimo è l’amore trinitario di dio in noi
Tristezza causata dal culto
del piacere.
Il piacere è creatura di
dio, ma è pericoloso. Fu posto da dio nei nostri sensi per aiutarli a
realizzarsi, ad esprimersi.
P181
Il peccato è puro egoismo.
L’uomo invece è fatto per il dono di se, l’uomo è felice solo quando si è
donato.
La
Chiesa.
p.203-4
p.207
la Chiesa è incomprensibile
per chi la guarda dalla finestra, è cosa assurda per chi non crede in Cristo.
Tuttavia, nonostante i 2000
anni di peccati ha mantenuto la fede.
Questo impasto di bene e di
male, di grandezza e di miseria, di santità e peccato che è la chiesa, in fondo
sono io. Dio ci continua a perdonare nonostante i nostri tradimenti.
Concilio dimostrazione
della freschezza e della vitalità della chiesa
La
“rivoluzione” di Gesù.
P216-217
Dio non ha aspettato ad
inviare il suo messaggio di uguaglianza e di giustizia alle genti con la venuta
di Cristo. L’ha inviato alla creazione dell’uomo, gliel’ha dato nello stesso
momento in cui gli alitava lo Spirito.
Il Vangelo non estranea gli
uomini dalla terra.
Identificare il messaggio
cristiano con la cultura del tempo è un attacco al vangelo.
Il Vangelo non è una
cultura, non è una filosofia…
La violenza di Gesù è la
croce, è l’amore fino in fondo.
Infatti le rivoluzioni
sociali finisco sempre allo stesso modo.
Gesù è l’unico
rivoluzionario che vede giusto perché non si preoccupa di cambiare le
strutture, ma si preoccupa di cambiare l’uomo. E’ una rivoluzione lenta, non fa
vittime, e al massimo fa spargere lacrime di pentimento >> rivoluzione
del cuore.
Il cristiano parlando a
nome di Dio fa della profezia, non della politica.
Il cristiano per salvare
l’uomo fa della carità.
Il cristiano non è succube
dell’opinione pubblica.
I cristiani non possono
intendere l’amore come pagani, e non possono ridurre la profezia cristiana alla
promozione sociale e allo sviluppo dei popoli.
Il regno di Dio è diverso
dagli altri regni, perché il regno del vero amore.
Si tratta di morire noi,
non di far morire gli altri. E’ facile piantare la spada nel cuore degli altri,
è ben più difficile piantarla nel proprio.
E’ sempre la stessa
illusione che inganna l’uomo: regnare, dominare, essere forti, star bene, non aver
bisogno di nulla e di nessuno, non ammalarsi mi, non morire mai, vincere sempre.
Se si è disposti a morire
per il fratello l’amore per Lui si sviluppa, vive la sua pienezza, diventa
eterno. Chi ama deve essere disposto a morire.
Desiderate
l’ultimo posto
Abbassatevi
volontariamente.
Preoccupatevi
di amare non di essere amati.
Non
cercate la gloria ma il servizio.
Non
fate vittimismo, ma siate felici di essere vittima gioiosa.
Non
credete alla violenza.
Credete
all’amore.
Non
cercate di convertire il mondo, ma voi stessi.
Più
sarete piccoli e poveri più sarete felici.
Quando
l’amore vi crocifiggerà, ricordatevi che Lui è vicino.
Nessun commento:
Posta un commento