“Tuttavia, il Vangelo dice: « Che il vostro sì sia
sì ». Paragonare il matrimonio a una prigione è una banalità da teatro leggero.
[...] Vivere la propria vita con la stessa persona è una prospettiva poco
incoraggiante quando non la si ama; ma quando la si ama la vita sembra troppo
corta. Il
matrimonio è un impegno definitivo,
ratificato da un « si reciproco da cui è esclusa qualsiasi riserva, un « sì »
che sia un «sì ». [...] Pronunciato
con sincerità, è invece un pegno di felicità, uno scudo contro la disgrazia;
non produce una «coppia», [...] ma un unico essere che realizza tra l'uomo e la
donna un'unione più forte di tutte le promesse di uguaglianza che la legge non
riesce a far mantenere: « Saranno una sola carne », dice il Vangelo. Il resto è
questione di amore, dunque di fedeltà e nei momenti difficili, di onore.
[...] Dio è il
testimone del nostro impegno e il depositario della nostra parola. [...] là dove Dio è associato a un atto umano, non
è più il nostro modo di essere che conta, bensì il suo che tende a imporsi. E
ogni cristiano dovrebbe sapere che è un modo fatto di verità, di disinteresse e
soprattutto di oblio di sé, come mostra la vita di Cristo, che nel Vangelo
chiama se stesso «Figlio dell'uomo », per cercare di farci capire che non si
avvarrà contro di noi della propria essenza divina.
[...] Se nell'amore è il corpo che viene per
primo, esistono forti probabilità che l'amore sfiorisca con lui, che quello che
ha avuto inizio nel desiderio finisca nell'avversione.
Se invece, come noi pensiamo la priorità spetta a
quella misteriosa, commovente e luminosa espressione della persona che è
l'anima, allora l'amore durerà quanto lei: ogni colpo subito dal corpo non farà
che accrescerlo e le rughe saranno i solchi preziosi di un dispiacere
condiviso. Fedele al proprio principio divino, l'amore, al pari di questo, non
avrà mai fine; gli anni potranno solo ringiovanirlo, tant'è vero che c'è un
solo mezzo per restare giovani, cioè essere eterni.
Il matrimonio
cristiano è una scommessa sull'assoluto; ma, per vincerla, non bisogna
risparmiare niente di sé. [...] Il matrimonio non crea due schiavi, bensì una
libertà in due persone.
Riflessione tratta da “Dio. le domande dell’uomo” di
Andrè Frossard.
http://it.wikipedia.org/wiki/Andr%C3%A9_Frossard
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