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martedì 6 aprile 2021

Il Battesimo di Ester

Premessa

 

O Signore, questa giornata e questo sacramento sono un inno alla vita e alla speranza… richiamano alla mente il “Vangelo della Vita” tanto caro a Giovanni Paolo II.

 

Ci siamo presentati uniti per la prima volta davanti a Te il 25 Maggio di 8 anni fa, e oggi siamo di nuovo qui a presentarti Ester. Ester è per noi, come il personaggio biblico per il popolo di Israele, un segno di salvezza.

 

In questi 8 anni, come Tu ben sai, abbiamo affrontato tante sfide:

 

notti insonni e giornate senza fine; la malattia e la morte;

la sofferenza e la rabbia; la gioia e la speranza;

la grandezza e la piccolezza dell'uomo;    

i nostri limiti e i nostri carismi nascosti.

 

In un mondo in cui ci si preoccupa del fare e dell’apparire, le esperienze di vita, di morte e di malattia richiedono di essere vissute. Eh sì, “Bisogna saper sopportare i tuoi misteri[1]! Abbiamo quindi cercato di capire se i nostri ideali fossero diventati pratica o fossero rimasti solo belle parole, se fossimo rimasti fedeli ai nostri desideri.

 

Hai ascoltato il nostro grido, Signore! Ci siamo ritrovati “nel mezzo del cammin di nostra vita[2] rischiando di perdere “la retta via”.

 

Cercavamo di capire razionalmente quello che ci succedeva, non trovando risposta, « Perché ci hai fatti per te, e il nostro cuore non ha posa finché non riposa in te» [3].

 

La risposta non era da cercare nella razionalità perchè «il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce» [4]

Davanti ai nostri perché, Signore, ci hai mostrato lo scandalo e la stoltezza della Croce [5]. Ci hai mostrato la sofferenza del Figlio che porta alla resurrezione, alla vera vita.

Già ora viviamo la vita eterna, con le sue gioie e i suoi dolori. Il Battesimo di oggi è un nuovo inizio. “A partire dalla croce e dalla risurrezione divenne chiaro per i Cristiani che cosa era accaduto: Gesù si era preso sulle spalle il peso della colpa dell'intera umanità; e lo portò con sé nel Giordano. Dà inizio alla sua attività prendendo il posto dei peccatori. Il significato pieno del battesimo di Gesù si rivela solo nella croce …, e la voce del cielo "Questi è il Figlio mio prediletto" è il rimando anticipato della risurrezione.” [6]

 

Abbiamo provato che la fede non è tenebra, ma luce.

Abbiamo scoperto la potenza della preghiera: in tanti ci hanno aiutato pregando. E quella forza si è fatta sentire e ha rischiarato le nostre tenebre.

 

Grazie a Te, Signore, e ai figli che ci hai affidato, abbiamo ritrovato il senso che Tu poni nelle nostre vite. Il senso della vita c'è, eccome, al contrario di quanto dicono i falsi profeti, che legittimano la profezia per cui "Quando non si crede più in Dio si rischia di credere a tutto" [7]. Vivendo “come se Dio non esistesse, l’uomo smarrisce non solo il mistero di Dio, ma anche quello del mondo e il mistero del suo stesso essere[8].

 

La vita può essere considerata una scommessa, ma come ci insegna uno spirito veramente illuminato «Valutiamo questi due casi: se vincete, vincete tutto, se perdete non perdete nulla. Scommettete, dunque, che Dio esiste, senza esitare» [9]

Abbiamo vacillato ma siamo rimasti uniti, io ed Eleonora, per affrontare la buona battaglia” … e conservare (ndr) “la fede[10].

 

Abbiamo iniziato ad accogliere la vita senza troppi programmi a lungo termine: Tu ci insegni che “a ciascun giorno basta la sua pena”. [11]

Negli anni, la sfida educativa è stata faticosa e non è terminata, ma abbiamo imparato che occorre affrontare la realtà per essere felici.

 

Fare il terzo figlio oggi in Italia è da matti” ma il nostro desiderio ci ha guidati e abbiamo deciso di “prendere in giro la paura del futuro … e sconfiggere le ansie dicendo sì alla speranza”. [12]

 

Siamo stati incoraggiati dalle parole della volpenon si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi. … Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato.[13]

 

Ma quindi il cristiano è un illuso? Un ottimista a prescindere?

No. Il cristiano è un realista, che sfrutta la forza che gli viene data da Dio per operare. E’ colui che si aggrappa al Signore e ha speranza in Lui anche quando le cose vanno male: «Quando sono debole è allora che sono forte» [14].

 

La speranza è un rischio, una scommessa, così come la fede e l'amore.

Ma Dio è sempre con noi e nel nostro matrimonio recitavamo:

Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? …

Chi ci separerà dall'amore di Cristo?

Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?... Niente e nessuno (ndr)… potrà mai separarci dall'amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore.”  [15]

 

Scusa Signore se ti abbiamo tediato con queste parole, è bene che sia fatta non la nostra, ma la tua volontà!

 

Parlando con Dio, nel suo diario Etty (diminutivo di Ester) Hillesum, diceva “O mio Dio prendimi per mano ... Non mi sottrarrò a nessuna delle cose che mi verranno addosso in questa vita, e cercherò di accettare tutto… La vita è difficile ma non è grave”  [16]

 

O Signore, il nostro ultimo pensiero va alle famiglie in difficoltà con figli ammalti perché non è sempre vero che il “Signore affida le sfide più difficili ai suoi migliori soldati”. E’ vero invece che per sopportare la prova occorre un incontro, l’incontro con Gesù, il Cristo, morto e risorto per noi.

 



[1] Etty Hillesum - Lettere. (Ebrea olandese vittima dell'Olocausto).

[2] Dante Alighieri – La Divina Commedia

[3] Agostino. Confessioni.

[4] Blaise Pascal, Pensieri.

[5] San Paolo nella prima lettera ai Corinzi.

[6] Joseph Ratzinger - Gesù di Nazaret.

[7] Gilbert K. Chesterton.

[8] Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae.

[9] Blaise Pascal, Pensieri.

[10] San Paolo nella seconda lettera a Timoteo

[11] Matteo 6.

[12] De Palo Gambini - Ci Vediamo a casa.

[13] Antoine de Saint d’Exupery- Il Piccolo Principe

[14] 2 Cor 12, 10.

[15] San Paolo nella lettera ai Romani

[16] Etty Hillesum - Lettere.