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mercoledì 2 ottobre 2019

#GlobalWarming

– Qual’ è la temperatura ideale o normale del pianeta? – Quando vi è troppo ghiaccio ai poli e quando non ve ne è abbastanza? – Come spiegare i cambiamenti piuttosto drammatici del clima molto prima che l’uomo avesse una reale influenza? – Perché un pianeta più caldo è necessariamente un pianeta peggiore? Nel caso in cui i livelli del mare aumentassero un po’, le terre arabili della Siberia e del Canada settentrionale non rappresenterebbero una buona compensazione? – Come si fa a sapere per davvero che accadranno tutte le cose terribili che prevedi e che accadranno all’improvviso, in un colpo solo, nel giro di 12 anni? In genere, quando faccio queste domande, non ottengo risposte. Invece, mi rimproverano con una specie di fervore religioso ritenendomi non solo stupido, ma anche pericoloso e moralmente malvagio. Come oso avere dubbi o domande? È una specie di dibattito proibito e dovrei vergognarmi di me stesso (già mi è stato detto) anche per aver suggerito che potrebbero esserci delle incertezze in una qualsiasi delle previsioni.

Mons. Charles Pope, National Catholic Register, in PanAmazonSynodWatch, 1.10.19

Giudice e Misericordioso

http://lanuovabq.it/it/brigida-la-santa-che-parlava-con-parresia-anche-ai-papi

A Brigida, in una delle tante rivelazioni, Gesù indica le radici stesse della corruzione che regna nella Chiesa: “Suo fondamento è la fede, e cioè il credere che io sono Giudice giusto e misericordioso. Ma ora è scavato il fondamento, perché tutti mi credono e predicano misericordioso, però quasi nessuno predica e crede che io sono giusto Giudice. Essi mi ritengono quasi un giudice iniquo. Iniquo infatti sarebbe il giudice che per misericordia mandasse impuniti gli iniqui, sicché opprimano ancora più i giusti”.

lunedì 15 aprile 2019

La Chiesa e lo scandalo degli abusi sessuali

Una società nella quale Dio è assente - una società che non lo conosce più e lo tratta come se non esistesse - è una società che perde il suo cri­terio. Nel nostro tempo è stato coniato il motto della «morte di Dio». Quando in una società Dio muore, essa diviene libera, ci è stato assicurato. In verità, la morte di Dio in una società significa anche la fine della sua libertà, perché muore il senso che offre orientamento. E perché vie­ne meno il criterio che ci indica la direzione insegnandoci a distinguere il bene dal male. La società occidentale è una società nella quale Dio nella sfera pubblica è assente e per la quale non ha più nulla da dire. E per questo è una società nella quale si perde sempre più il criterio e la misura dell'umano. In alcuni punti, allora, a volte diviene improvvisa­mente percepibile che è divenuto addirittura ovvio quel che è male e che distrugge l'uomo. 

Benedetto XVI    


mercoledì 20 febbraio 2019

Quando il dolore è la voce del bambino @Scienza_e_Vita

Il dibattito politico sulle leggi riguardanti il fine-vita rischia di restare zoppo se non prende in seria considerazione i minori in età pediatrica, soggetti spesso incapaci di esprimersi. In questa prospettiva, il convegno intitolato "Quando il dolore è la voce del bambino", tenutosi a Roma oggi, 13 febbraio, su iniziativa della Senatrice Paola Binetti, neuropsichiatra infantile, insieme con l'associazione Scienza & Vita, ha provato ad individuare nuovi elementi in grado di contribuire a "dare voce" ai bimbi – ed in particolare ai neonati – che versano in condizioni cliniche caratterizzate da intenso dolore e sofferenza. La condizione di questi soggetti, non in grado comunicare compiutamente, evidenzia infatti quanto sia rischioso nei loro confronti assumere decisioni cliniche affrettate o, talvolta, dettate da un malinteso sentimentalismo, mentre invece la medicina odierna offre validi strumenti per comprendere più oggettivamente cosa il minore in età pediatrica stia effettivamente percependo. Ad esempio, interpretando e traducendo con strumenti tecnici all'avanguardia il suo pianto e le sue espressioni di dolore, per comprendere se e quando il bambino ci sta comunicando di percepire una condizione di forte ed incoercibile stress. Durante i lavori del convegno, è stato Carlo Bellieni, neonatologo (e vice-presidente nazionale di Scienza & Vita) a relazionare sugli ultimi progressi in questo campo della medicina, proponendo al tempo stesso di adottare con neonati e bimbi molto piccoli un principio di valutazione del dolore su basi tecniche, per valutare l'eventuale configurarsi di un reale "accanimento terapeutico" nei loro confronti. E' toccato poi ad Alberto Villani, primario di pediatria dell'ospedale Bambin Gesù, esemplificare l'applicazione pratica di tale principio nella clinica ospedaliera quotidiana. Infine, Maria Teresa Iannone, responsabile del servizio di bioetica del Fatebenefratelli, si è soffermata sull'analisi etica di questa proposta, mostrando anche come questo si possa inserire nel dibattito legislativo e bioetico attualmente in atto, dibattito che rischia talvolta di essere troppo teorico e poco basato sui fatti e le conoscenze medico-cliniche.

martedì 8 gennaio 2019

Buon Natale

"La gloria di Dio non si manifesta nel trionfo e nel potere di un re, non risplende in una città famosa, in un sontuoso palazzo, ma prende dimora nel grembo di una vergine, si rivela nella povertà di un bambino. L'onnipotenza di Dio, anche nella nostra vita, agisce con la forza, spesso silenziosa, della verità e dell'amore. La fede ci dice, allora, che l'indifesa potenza di quel Bambino alla fine vince il rumore delle potenze del mondo."

Benedetto XVI