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domenica 29 settembre 2013

Se Lourdes è vera, è vera la nostra fede. #Messori

Conferenza di Vittorio Messori del 28 Settembre 2013 a Modena presso il convegno de Il Timone.

Immagine in linea 1Nota: A Lourdes, tra l'11 febbraio e il 16 luglio 1858, la giovane Bernadette Soubirous, contadina quattordicenne del luogo, riferì di aver assistito a diciotto apparizioni della Madonna, in una grotta poco distante dal piccolo sobborgo di Massabielle.
Le apparizioni sono riconosciute dalla Chiesa cattolica, che ha anche riconosciuto ufficialmente come miracolose 69 guarigioni, fra quelle che si sarebbero verificate tra gli ammalati recatisi a Lourdes in pellegrinaggio.

Come si intuisce dal titolo del post il libro di Messori su Lourdes e Bernadette, è un libro apologetico.
Nel non credente e nel cristiano adulto, Lourdes evoca superstizione, squallore del commercio circostante, una sorta di fogna del mondo.  Per Messori invece per chi è alla ricerca di ragioni per credere: Lourdes è un dono da sfruttare. E' la madre del Cristo quella che appare, e parla ad una chiesa cattolica.

mercoledì 11 settembre 2013

Carlo #Carretto: Ho cercato e ho trovato.


Il segreto è essere bambini. P. 29

Bisogna essere bambini e in più poveri. P.30-31

Chiedete i se amate o non amate. P. 33

L'uomo è aiutato da qualcuno quando scava in sé k'abisso del peccato e va alla radice della sua disperazione. P. 39

Preferisco accettare la parola di Gesù senza troppo discutere, altrimenti mi perdo nel labirinto della ragione senza concludere nulla. P 41

L'uomo di oggi che conosce l'angoscia della solitudine vuole una Chiesa fatta di amicizia... Che lo nutra della Parola. P 47

Bisognava vivere, più che ragionare; bisognava far silenzio più che parlare. P.81

Stanco di ragionare ho cercato di amare. P. 85

Dio lo scopriamo come incontro dentro di noi. P. 87

Il caso non esiste... Esiste solo la volontà di Dio. P. 91

È la contemplazione, che è autentica rivelazione di Dio. P. 96

Tutti siamo sacerdoti. P. 134

È più facile accettare la legge del vecchio testamento che la novità d'amore del nuovo. P. 148

La vera forza non sarà mai nel numero, ma nella sua fedeltà alla parola di Dio e alla croce di Cristo. P. 155

Nella misericordia Dio sazia la sua sete di amore. P.168

Ci sono però due cose da cui dovete guardarvi con più attenzione perchè hanno il potere di aumentare il tasso di noia e di tristezza, che già regna sovrano nel mondo, e sono contrarie alla vita ed estremamente pericolose: l'uomo che non lavora, che non si impegna più; la donna che non vuole figli. Questi sono segni per me di un domani particolarmente spaventoso...

Fatevi coraggio, ma resistete a queste tentazioni che sono proprie del mondo moderno, che è un mondo che sta marcendo nelle sue radici pagane...

Qualunque cosa via cada non mollate il passo. Tutto passa e Dio rimane in eterno. P. 176-177

Carlo Carretto (Alessandria, 2 aprile 1910 – Spello, 4 ottobre 1988) è stato un religioso italiano, della congregazione cattolica dei Piccoli Fratelli del Vangelo.

http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Carretto

domenica 8 settembre 2013

Un regalo per gli Sposi: la Lumen Fidei.

Cari amici,

sposandoci entrambi nel 2013, in pieno anno della fede, non possiamo fare a meno di ringraziare per questo dono. Per questo vi regaliamo la "Lumen Fidei".

Dio vi ha chiamati in questo giorno di festa per svelarvi il suo amore, un amore sicuro e affidabile.

La fede è, a maggior ragione oggi giorno, fonte di luce che dona speranza, che non oscura la nostra mente, non ci illude e non ci frena. Abbiamo bisogno di luce e la vera luce viene solo da Gesù, colui che salva.

Non rattristatevi se i cristiani o la Chiesa stessa vi deludono, ma guardate oltre, verso la Sua luce.
Una Luce che non dissipa le nostre tenebre ma illumina i nostri passi.

Con coraggio e umiltà, oggi vi affidate l’un all’altra per affrontare la vita insieme: allo stesso modo fate col Signore.

Ricordatevi: Non siete soli! 

Sposandovi nel Signore ricevete una forza che vi unirà ancora di più. Per questa ragione non scordate mai di pregare insieme.

La gente dirà “guarda come si amano”, “guarda come sperano”, “guarda quanta luce emanano”.

Vi auguriamo con tutto il cuore di essere piccoli, semplici, poveri alla maniera di Gesù.

Siate luce per i vostri amici e fratelli!

martedì 3 settembre 2013

La fede non è tenebra, ma luce. Il vero illuminismo è nella fede.


Come ricorda l'enciclica sin dall'inizio (Lumen Fidei n.d.r.), il movimento di pensiero che iniziò con la modernità, volle chiamarsi "illuminismo", in contrasto alle "tenebre" cristiane e in particolare cattoliche. I tempi del predominio religioso furono definiti "secoli bui".

E' successo però che le fiaccole accese per guidare l'umanità verso i nuovi destini, portarono presto al Terrore rivoluzionario , alle stragi napoleoniche (due milioni di giovani europei, il futuro dell'Europa intera, sacrificati alle ambizioni del Còrso) e poi, via via, all'esito disastroso di tutti gli "ismi" creati per fugare le ombre cristiane: socialismo, comunismo, fascismo, nazionalsocialismo e, oggi, un liberismo e un libertinismo incontrollati di cui scontiamo le conseguenze.

E' dunque anche alla luce della storia che l'enciclica è stata volutamente chiamata, dalle prime due parole, "la luce della fede". Fede che non solo non è tenebra, come assicuravano coloro che accesero i Lumi settecenteschi, ma è in grado di rischiarare non solo l'umanità ma anche le vite dei singoli uomini. In  tutto il testo, poi, ritorna di continuo  la grande, doverosa preoccupazione di quel teologo post-moderno che è Joseph Ratzinger: ben prima che ai sentimenti, fare appello alla ragione, per mostrare che questa non solo non esclude la fede ma può aprire la strada verso di essa.

Le "ragioni per credere" sono ribadite con forza, seguendo, in fondo il detto pascaliano che la storia sembra davvero avere confermato: "La critica può sembrare allontanare dal Vangelo. Ma la critica della critica è sempre possibile e può ricondurvi".


Tratto da Corriere della Sera 6 luglio 2013 "
Virtù, ragione e un appello per i credenti. Quell'opera a "quattro mani" che corona il trittico di Benedetto". di Vittorio Messori.

http://www.et-et.it/articoli/2013/2013_07_06.html