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martedì 25 dicembre 2012

Lettera di Natale alla Sposa

Amore,

è Natale e mancano solo 5 mesi al nostro matrimonio.



Sappi che sono estremamente convinto del passo che stiamo per compiere e che ogni giorno ringrazio il Signore di per averti incontrata.

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Quel 25 maggio sarà un giorno splendido e indimenticabile: un evento pieno di emozione! Saremo circondati dall'affetto dei nostri amici e da chi ha seguito da vicino i nostri passi verso la meta.

Saremo una cosa sola

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Ecco allora perché voglio sposarti: perché senza di te quello che faccio non ha valore e non ha un futuro. E questo futuro con te diventa luminoso e senza paure. Perché con te, sono “costretto” a puntare in alto per credere nelle cose che più contano in questa vita, ovvero le cose più semplici e gratuite, che convergono nell'amore praticato nella famiglia. Perché con te ho capito cosa voglio fare da grande: farti ridere e scaldarti il cuore.

Domani ci saranno nuove sfide, sempre più importanti, e sarà bello viverle insieme. Tu sei forte e coraggiosa. Tuttavia, non scoraggiarti mai e quando non sarò in grado di aiutarti, ricordati che volgendo lo sguardo al cielo avrai sempre un valido aiuto.

Tanti auguri di un Buon Natale del Signore.

giovedì 20 dicembre 2012

La promessa agli operatori di pace.

« Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio » (Mt 5,9).

Ogni anno nuovo porta con sé l’attesa di un mondo migliore. Così esordisce il documento del Papa: con un augurio. Si rivolge ai cristiani, alla chiesa ovvero il Popolo di Dio in comunione con Lui e in cammino tra gli uomini, e a tutti gli uomini.

In questo periodo di crisi economica che corrisponde ad una crisi di valori, il Papa rivolge un rinnovato e corale impegno nella ricerca del bene comune, dello sviluppo di tutti gli uomini e di tutto l’uomo.

Oggi c'è una pace strana: è vero non c'è la guerra in Europa, ma i cuori sono impoveriti come se fossimo in guerra. Oggi emerge il prevalere di una mentalità egoistica e individualista espressa anche da un capitalismo finanziario sregolato.

Quindi oggi più che mai l’umanità ha bisogno della pace quale propria vocazione. La pace è sorgente di sviluppo integrale, sociale, comunitario: l’uomo è fatto per la pace che è dono di Dio.

mercoledì 19 dicembre 2012

Vivere il Natale in maniera essenziale

Cerchiamo anche quest'anno di non affannarci a fare regali inutili, ma a fare regali essenziali, che vanno cioè all'essenza delle cose...

Benedetto XVI: vivere il Natale in maniera essenziale.


E’ nato il re per sempre, vero Dio e vero uomo.


Una delle definizioni che mi è piaciuta di più dell'ultimo libro del Papa è: Gesù “tenda” del Verbo (il corpo di Gesù è il tabernacolo del Logos divino). 

E' nato il Salvatore e occorre gridarlo come non mai in questo Natale: Gesù significa “Dio Salva”.
Dio è salvezza dal peccato. Gesù porta agli uomini la salvezza, porta una nuova relazione con Dio che vince il male e la morte. 

Gesù è l’Emmanuele, è il Messia partorito dalla Vergine atteso da Israele e annunciato dai profeti come Isaia (Is 53). Come predetto da Isaia  infatti (cap. 7 / 9 / 11) la vergine partorirà / un bambino è nato per noi (luce nelle tenebre) / un germoglio (nezer) spunterà dal tronco di Iesse.

In Gesù la Parola diventa realtà, si incarna però nell’umiltà, nel nascondimento. Con Gesù, Dio cerca un nuovo ingresso nel mondo. Bussa alla porta di Maria. Ha bisogno della libertà umana. Non può redimere l’uomo, creato libero, senza un libero SI alla sua volontà. Creando la libertà, Dio, in un certo modo, si è reso dipendente dall’uomo. Il suo potere è legato al SI non forzato di una persona umana. (p.46)

Gesù è segno di contraddizione: il Servo di YHWH ha la missione di portare la luce, ma questa missione si compie nel buio della croce. Dio è amore, ma l’amore può essere odiato.. la redenzione è liberazione dall’essere compressi nel proprio io. Questa liberazione ha come prezzo la croce. (p.100-101)



Per stuzzicare la lettura, il Papa affronta vari temi, anche controversi dei vangeli dell’infanzia:
  • ·         il racconto teologico della realtà di Matteo e Luca.
  • ·         La provenienza di Gesù, generato dallo Spirito, e la sua nascita (Betlemme/Nazaret).
  • ·         Le diverse genealogie di Luca e Matteo.
  • ·         I genitori: Giuseppe il “giusto” (ovvero fedele come Abramo) della stirpe di Davide. Maria la “vergine” coraggiosa e umile, nuova arca dell’alleanza: in lei gioia e grazia vanna insieme.
  • ·         Il rapporto con Giovanni Battista, ultimo profeta.
  • ·         Confronto tra Gesù e Augusto, entrambi “salvatori” e “portatori di pace”.
  • ·         Gesù e Davide, i pastori.
  • ·         La nascita di Gesù e quella di Samule; la preghiera di Anna e di Maria. (2Sam).
  • ·         Gesù e la sua famglia: ebrei osservanti.
  • ·         I magi sapienti come primi pellegrini; la stella e i doni.
  • ·         La fuga in Egitto: l’esodo definitivo.
Gesù è venuto a portare compimento alla Legge. Egli unisce ebrei e pagani, riassume in se tutta l’umanità, dà una svolta nuova, verso una nuova umanità. Lui nato dallo Spirito, ci fa nascere in Dio.

Nella parte finale del libro, si evidenzia la prima e l’ultima Pasqua di Gesù. A dodici anni i genitori lo perdono per tre giorni, anticipo dei tre giorni tra la croce e la resurrezione: più ci si avvicina a Gesù più si viene coinvolti nel mistero della sua Passione.

Le parole di Gesù sono più grandi della nostra ragione. Sempre di nuovo superano la nostra intelligenza. Credere significa sottomettersi a questa grandezza e crescere passo passo verso di essa.

In quanto uomo è radicato in una storia concreta e nelle varie fasi della vita umana riceve la forma concreta del suo sapere, Egli è vero uomo e vero Dio.

Riflessioni tratte dall'ultimo libro di Joseph Ratzinger L’infanzia di Gesù (Rizzoli – Libreria Editrice Vaticana 2012) che completa la trilogia esegetica dedicata da Papa Benedetto XVI alla biografia di Cristo.