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lunedì 24 settembre 2012

Quello che l’amore chiede...

Antonio Hortelano, in *Io-tu Comunità d’amore*, propone una riflessione profonda sul significato dell'amore, in particolare in una prospettiva cristiana. Egli identifica diversi pilastri su cui si fonda un amore autentico e duraturo.

1. Dialogo e Conoscenza: Per Hortelano, il dialogo è fondamentale per l’amore. Solo conoscendo profondamente l’altro posso amarlo davvero, ed è un atto di fede che si esprime attraverso il credere e l'accogliere l'intimità dell'altro. Questo concetto vale anche per Dio: l’amore per il divino si esprime nella fiducia e nel desiderio di conoscerLo.

2. Generosità e Totalità: L'amore vero richiede una generosità senza riserve, un donarsi all'altro in modo totale e permanente. Non posso dividere il mio “io”, e il mio amore deve essere completo e proiettato nel tempo. È un dono che non può essere frammentato.

3. Dinamismo Costruttivo: Hortelano sottolinea che amare implica favorire la crescita dell’altro, secondo il disegno di Dio. Questo non solo arricchisce chi riceve amore, ma permette anche all'amante di realizzare se stesso. Qui si richiama la celebre frase di Saint-Exupéry: *"Amarsi non è guardarsi a vicenda, ma guardare insieme nella stessa direzione"*, che esprime la collaborazione verso un obiettivo comune.

4. Fecondità e Responsabilità: L'amore è anche apertura alla vita e alla responsabilità genitoriale. Secondo Hortelano, i coniugi sono chiamati a riflettere su quanti figli Dio voglia per loro, assumendo una genitorialità responsabile e consapevole.

Questa riflessione sottolinea che l'amore è più di un sentimento: è un impegno concreto, fatto di conoscenza, dono, crescita reciproca e apertura alla vita.

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