sabato 29 settembre 2012

L’amore è il contrario delle matematiche.

Per i cristiani l’uomo è spirito incarnato. La nostra carne è animata dallo Spirito. Ognuno di noi quindi tende naturalmente verso la trascendenza. Per chi non lo sapesse, il matrimonio essendo un sacramento c’è un particolare effusione dello Spirito.

 ὁ θεòς ἀγάπη ἐστίν" ("Dio è amore") riportato su una stele ritrovata sul Monte Nebo.

Se “Dio è Amore”, allora anche l’uomo amando viene integrato nel piano di Dio, che è un piano d’amore. Il matrimonio cristiano è quel sacramento, istituito da Dio, che vincola gli sposi a Dio.

“Scendendo” al livello di noi uomini non è sbagliato affermare che l’amore è il contrario delle matematiche. Niente come l’amore è così imprevedibile. Gli sposi si completano, non si sommano aritmeticamente. Entrano in comunione: sono un cuor solo e un anima sola. Hanno la consapevolezza che non si raggiunge la perfezione da soli, ma insieme. L’uomo necessita di amare un tu.

Così si raggiunge l’ideale dell’amore: due persone che amandosi affermano la propria personalità. Non fusione ma unione, in cui entrambi si affermano come persona autonoma, e insieme “fanno” un amore pieno.

Quando prevale una visione egoistica, l’amore perde di forza. L’egoismo è il nemico dell’amore.
L’egoismo porta a interrompere la collaborazione tra gli sposi e Dio creatore nella missione di trasmettere la vita. La sessualità è positiva, perché creata da Dio: è la spinta che Dio ha messo in noi, per uscire da noi stessi. A contrario di quanto si pensa, l’amore coniugale tra uomo e donna, è un’esigenza pienamente umana, un amore umano, sensibile e spirituale: è amore totale.

L’amore è personale perchè si dona il proprio io con responsabilità. Il centro esistenziale di questo amore è il tu. Do la mia persona, il mio io profondo. Amare è darsi all’altro, non dare ma darsi.
Amiamo l’altro come altro, come un tu differente dal mio io; questa è la vera generosità: accettare l’altro come diverso da me.

Essendo cristiani, crediamo della presenza del Signore nel coniuge: Dio è come il nostro amore ma senza i nostri limiti. Gli sposi partepano alla persona di Cristo, che è pienezza dell’amore, amandosi. Amare una persona è amare Dio sotto un altro modo. Siamo strumenti di Dio: Dio ha bisogno del nostro cuore per amare l’altro

Cristo esige molto da noi. Il cristianesimo è un morire col Cristo, per risorgere con Lui. La morte è il principio della vita, l’inizio della gloria.

 Le riflessioni sul matrimonio e l’amore presenti in questo blog,


sono frutto della lettura dei seguenti documenti: Familiaris Consortio - Giovanni Paolo II / Humanae vitae – Paolo VI / Io-tu Comunità d’amore - Antonio Hortelano.

Nessun commento:

Posta un commento