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lunedì 10 febbraio 2025

​La tirannia dei valori - Carl Schmitt



La tirannia dei valori è un saggio del giurista e filosofo politico Carl Schmitt, scritto nel 1960, in cui critica l'uso politico dei valori assoluti.

Schmitt sostiene che l'imposizione di valori universali porta inevitabilmente al conflitto, poiché i valori non sono neutrali ma assumono una dimensione combattiva: chi li sostiene tende a imporli sugli altri, trasformando la politica in una lotta morale senza possibilità di compromesso. Secondo Schmitt, mentre le leggi stabiliscono un ordine giuridico stabile e chiaro, i valori sono soggettivi e mutevoli, e la loro assolutizzazione porta a una "tirannia" che giustifica la guerra e la repressione in nome del bene.

Il saggio è una critica all'ideologia occidentale del dopoguerra, che secondo Schmitt usa i valori (come la democrazia e i diritti umani) per legittimare l'intervento politico e militare. Per lui, questa deriva morale mette in crisi la sovranità e il diritto stesso, trasformando il conflitto politico in una guerra senza fine tra "bene" e "male".

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