Il dialogo tra fra Cristoforo e Lucia si svolge in un momento di grande tensione per la giovane, che aveva fatto un voto alla Madonna di non sposarsi. Fra Cristoforo la interroga con dolcezza, facendole capire che, pur avendo fatto una promessa a Dio, lei non poteva legarsi per sempre a un voto che riguardava anche un altro, in questo caso Renzo, al quale era già legata. Il frate le spiega che la Chiesa ha l'autorità di sciogliere tali voti, specialmente quando sono legati a circostanze particolari e a un amore reciproco, come nel caso di Lucia e Renzo.
Lucia, pur essendo turbata, si rende conto che il suo voto potrebbe essere sciolto, e dopo un momento di esitazione, chiede a fra Cristoforo di liberarla da quell'impegno. Il frate, con l'autorità della Chiesa, dichiara formalmente sciolto il voto di verginità di Lucia, annullando così l'obbligo che si era autoimposto. Renzo, presente al momento, ringrazia con gli occhi fra Cristoforo, ma è evidente la sua emozione. Fra Cristoforo li esorta a proseguire insieme nel cammino della vita, ricordando loro che il matrimonio è un'opportunità per avviarsi verso la consolazione eterna, pur tra le difficoltà della vita terrena.
Il frate offre anche un simbolo del suo sacrificio, un pezzo di pane che aveva chiesto per carità, come segno di un amore che perdona sempre. Infine, si informa sul piano di Lucia e Renzo per il futuro e li benedice, esprimendo il desiderio di essere ricordato nelle preghiere di entrambi. La scena si conclude con un commiato carico di speranza e di fede, mentre fra Cristoforo si allontana con Renzo, augurando loro di vivere una vita piena di carità e gratitudine verso Dio.
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