Spesso i genitori mi raccontano storie di ragazzi segnati da difficoltà familiari: separazioni, incomprensioni, confusione. In questi casi, pregare per loro e accompagnarli con affetto è fondamentale. Ma la passione è un'altra cosa: non si insegna direttamente. I figli la respirano osservando chi la vive. Mio nipote, per esempio, ha sviluppato la passione per il Torino non perché gliel'ho insegnata, ma perché ha percepito l'entusiasmo che emano per quella squadra. La passione è contagiosa, non impartita come una lezione.
Lo stesso vale per la vita: bisogna scegliere dove investire il tempo. Evitare discussioni inutili o distrazioni digitali significa guadagnare spazio per ciò che conta davvero: relazioni, crescita personale, studio, creatività. Anche il cervello ha bisogno di "allenamento": esercizi, studio, fatica—come quando si costruisce il corpo. La matematica, ad esempio, può sembrare difficile o noiosa, ma ogni esercizio sviluppa la mente, proprio come ogni ripetizione in palestra rafforza i muscoli.
Essere sinceri con i figli significa anche condividere i propri errori e le proprie esperienze: le difficoltà nello studio, nella musica, nella vita quotidiana. Raccontare la propria storia con onestà li aiuta a capire che sbagliare è normale e fa parte della crescita. Questo è il rispetto che meritano, soprattutto dagli adulti: i ragazzi vogliono essere presi sul serio, non infantilizzati. Dall'età di 12 anni in poi, hanno bisogno di contenuti autentici, profondi e concreti.
Il messaggio più importante per un bambino o un adolescente è sentirsi amato. Non dare mai per scontato che un figlio sappia quanto è desiderato e importante. Esprimerlo apertamente—"Sono felice che ci sei", "Hai reso la mia vita migliore"—costruisce sicurezza e fiducia, proteggendoli da sensazioni di isolamento o inadeguatezza.
La libertà è un dono fondamentale. Ai figli va data la possibilità di scegliere, anche se questo significa sbagliare. Possiamo condividere il nostro pensiero e la nostra opinione, ma alla fine dobbiamo rispettare le loro scelte. Pregare e sperare nella loro crescita è importante, ma non si può controllare la vita degli altri.
In sintesi: la vita educativa e spirituale funziona meglio quando c'è umiltà, passione vissuta, condivisione sincera, rispetto della libertà e amore chiaro e costante. Solo così i ragazzi possono crescere sicuri, appassionati e felici.
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