"Investire con successo significa avere tutti d'accordo con te… più tardi." – Jim Grant
1. Il paradosso del QI
Sembra ovvio, ma nella realtà spesso non è così.
Alcuni degli errori peggiori sono commessi proprio da persone molto intelligenti.
E quei meravigliosi e complicati fogli Excel? La maggior parte dovrebbe finire nel cestino.
Per un investitore, la complessità è un nemico, non un vantaggio.
Una delle regole d'oro di Peter Lynch era spiegare le proprie idee d'investimento a un quattordicenne. Questo costringe a mantenere la semplicità.
I più grandi investitori, come Warren Buffett e Charlie Munger, cercano la semplicità:
"Warren ed io abbiamo tre cesti per le idee d'investimento: 'sì', 'no' e 'troppo difficile da capire'." – Charlie Munger
Buffett ha persino una scatola con scritto "too hard" (troppo difficile) sulla sua scrivania.
La semplicità è uno dei motivi principali per cui gli amatori possono battere i professionisti.
Paradossalmente, un QI alto può portare a mosse da QI basso.
"Preferisco un tipo con QI 130 che pensa di averne 120, piuttosto che uno con 150 che pensa di averne 170." – Charlie Munger
2. Il paradosso dello sconto
I commercianti attirano le persone con grandi sconti.
Così come amiamo comprare vestiti a prezzi ribassati, dovremmo guardare alle azioni allo stesso modo. Prezzi in calo sono un vantaggio per l'investitore di lungo termine.
Eppure, quando il mercato scende, la maggior parte delle persone va nel panico.
Nel lungo periodo però, le azioni crescono sempre.
La storia dell'S&P 500 lo dimostra: guerre mondiali, depressione, crisi petrolifere e crolli di mercato diventano quasi invisibili su un grafico a lungo termine.
Il paradosso è che la borsa è l'unico posto dove, quando i prezzi calano, la gente compra meno invece che di più.
3. Il paradosso del gregge
Se chiedi a 1.000 fisici qual è il punto di ebollizione dell'acqua, otterrai la stessa risposta corretta.
Ma se chiedi a 1.000 investitori se un titolo è da comprare, e tutti dicono "sì", allora probabilmente non è un buon investimento.
Seguire il gregge in borsa costa caro.
"Sii timoroso quando gli altri sono avidi, e sii avido quando gli altri sono timorosi." – Warren Buffett
"L'uomo saggio osserva il gregge per imparare, e la prima cosa che impara è di non seguirlo." – Charlie Munger
4. Il paradosso della vittoria
Tutti cercano il prossimo grande investimento.
Ma una domanda ancora più importante è: quali titoli NON vuoi nel tuo portafoglio?
Evitare grandi perdite conta più che trovare grandi vincitori.
Se perdi il 50% di un investimento, devi raddoppiare per tornare al punto di partenza.
"Nel lungo periodo, evitare grossi errori è più importante che trovare grandi vincitori." – Joel Greenblatt
"Regola n.1: non perdere soldi. Regola n.2: non dimenticare mai la regola n.1." – Warren Buffett
5. Il paradosso del CEO
I migliori amministratori delegati non sempre appaiono come tali.
Sam Walton, fondatore di Walmart, a un certo punto era l'uomo più ricco d'America, ma guidava un vecchio pickup, vestiva semplice e volava in economy.
I grandi CEO non cercano di impressionare: eseguono.
"Perché guido un pickup? Cosa dovrei usare per portare in giro i miei cani, una Rolls Royce?" – Sam Walton
6. Il paradosso della certezza
Howard Marks racconta la storia di un giocatore che puntò tutto su una corsa con un solo cavallo. Sembrava sicuro… finché il cavallo saltò la staccionata.
L'unica certezza è che non esistono certezze.
Ogni volta che compri un'azione, qualcuno la sta vendendo.
In borsa non ci sono pasti gratis.
7. Il paradosso del rischio
Tutti sanno che bisogna diversificare.
Ma oltre un certo punto, la diversificazione diventa "diworsification": troppi titoli diluiscono i rendimenti senza ridurre davvero il rischio.
"La diversificazione è una protezione contro l'ignoranza. Ha poco senso se sai cosa stai facendo." – Warren Buffett
Il rischio non va evitato del tutto, va gestito.
E non investire affatto è in realtà il rischio più grande: l'inflazione erode il valore del denaro nel tempo.
8. Il paradosso della velocità
Nell'esercito USA si dice: "Lento è fluido, fluido è veloce."
Rallentare porta controllo, il controllo porta precisione, e la precisione fa andare più veloci evitando errori.
Vale anche per gli investimenti.
"Il modo più veloce per diventare ricchi è andare piano." – Morgan Housel
Buffett lo spiegò a Jeff Bezos:
"Perché non seguono tutti la tua semplice strategia?""Perché nessuno vuole diventare ricco lentamente."
9. Il paradosso dell'attività
Newton aveva tre leggi del moto. Buffett ne aggiunse una quarta per gli investitori:
"Più ti muovi, minori sono i rendimenti."
Fin da piccoli ci hanno insegnato: "Non stare fermo, fai qualcosa!"
Ma in borsa vale l'opposto: siediti e non fare nulla. Meno fai, meglio investi.
In effetti, i migliori investitori sono spesso quelli… che non toccano mai il portafoglio.
Conclusione
Ecco i 9 paradossi degli investimenti riassunti in una frase ciascuno:
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Le persone molto intelligenti possono prendere decisioni molto stupide.
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Prezzi in calo sono una buona notizia.
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Fare la cosa "media" può dare risultati eccezionali.
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Per vincere, devi evitare di perdere.
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I CEO più straordinari sembrano persone normalissime.
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L'unica certezza è che non c'è certezza.
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Non assumere rischi è incredibilmente rischioso.
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Se vuoi risultati più rapidi, vai piano.
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Fai meno e otterrai rendimenti migliori.
Tutto nella vita si basa sull'interesse composto.
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