- Dignità infinita: Ogni persona umana possiede una dignità infinita, fondata nel suo stesso essere, indipendentemente dalle circostanze. La Chiesa conferma questa dignità ontologica, poiché ogni persona è creata a immagine di Dio e redenta in Cristo, e perciò merita rispetto e protezione. Questo principio è alla base dell'impegno della Chiesa per difendere i più deboli e promuovere i diritti umani.
- Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo: La dignità umana è riconosciuta nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948, che sottolinea l'importanza di trattare ogni individuo con rispetto e amore. In occasione del 75° anniversario di questo documento, la Chiesa ribadisce la sua convinzione che ogni essere umano, creato e redento da Dio, deve essere rispettato e trattato con dignità.
- Impegno della Chiesa nella difesa della dignità umana: Fin dal suo inizio, la Chiesa ha promosso la libertà e i diritti umani. I Pontefici moderni hanno intensificato l'impegno per il riconoscimento della dignità fondamentale della persona, evidenziando la sacralità, i diritti e la moralità insiti in ogni essere umano.
- GP2: Nel 1979, ha sottolineato che la dignità umana è un valore evangelico, che non può essere disprezzato senza offendere gravemente il Creatore. La dignità viene calpestata quando le persone sono private dei loro diritti fondamentali, come la libertà religiosa, l'integrità fisica e psichica e la partecipazione sociale.
- B16: ha ribadito che la dignità della persona è un principio fondamentale difeso dalla fede in Cristo, specialmente per i più indifesi. Ha anche affermato che economia e finanza devono essere al servizio della persona umana e della sua dignità.
- F: ha enfatizzato che ogni persona possiede una dignità infinita, che è un dato originario e deve essere riconosciuto con gratitudine. Riconoscere la dignità di ogni individuo è fondamentale per promuovere una nuova coesistenza basata sulla fraternità. La dignità umana, secondo F, è radicata nel Vangelo e nella natura umana, al di là di qualsiasi cambiamento culturale.
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- Distinzione della dignità: La dignità umana può essere vista sotto diverse angolazioni: ontologica, morale, sociale ed esistenziale. La dignità ontologica è quella che appartiene a ogni persona semplicemente per il fatto di esistere, creata e amata da Dio. La dignità morale riguarda il comportamento umano e la libertà di scegliere, mentre quella sociale si riferisce alle condizioni esterne che permettono o impediscono la realizzazione della dignità ontologica, come nel caso della povertà estrema. La dignità esistenziale si riferisce alla qualità della vita vissuta, influenzata da fattori come malattia, violenza o dipendenze.
- Dignità e circostanze: La dignità ontologica non può mai essere annullata, anche se la dignità morale o sociale può essere compromessa. Questo distingue tra chi ha perduto la dignità morale, ma non quella ontologica. Il compito della Chiesa è lavorare affinché chi ha compiuto il male possa ravvedersi, mantenendo sempre ferma la dignità ontologica di ogni persona.
- Fondamento della dignità: La definizione classica della persona come "sostanza individuale di natura razionale" fonda la dignità dell'essere umano. La persona è una sostanza che esiste autonomamente e ha capacità razionali che comprendono non solo l'intelletto, ma anche la volontà e l'amore. La natura umana è un dono ricevuto da Dio, che deve essere sviluppato nel tempo. Anche in situazioni di sofferenza o limiti fisici, la dignità ontologica della persona resta intatta.
- Antichità Classica: Nell'antichità classica emerge una prima intuizione della dignità umana, che era associata al rango e alla posizione sociale di ciascun individuo. La dignità era vista come un attributo che variava a seconda dell'ordine cosmico e della posizione degli esseri nel mondo. Tuttavia, questa visione non giungeva a riconoscere la dignità universale di ogni persona umana.
- Prospettive bibliche: La Rivelazione biblica insegna che ogni essere umano possiede una dignità intrinseca in quanto creato a immagine e somiglianza di Dio (Gen 1, 26-27). Questa dignità è sacra e trascende ogni distinzione culturale, sociale o politica. La Bibbia, attraverso l'Esodo e i profeti, promuove la difesa dei diritti dei poveri e degli oppressi, esprimendo un profondo impegno verso la giustizia sociale. I profeti denunciano l'ingiustizia, affermando che la dignità del povero non deve essere negata (cf. Am 2, 6-7; Is 10, 1-2).
- Gesù e la dignità umana: Gesù, attraverso il suo ministero, promuove il valore e la dignità di ogni persona, indipendentemente dalla sua condizione sociale. Egli ha abbattuto le barriere culturali e religiose, accogliendo e ridando dignità agli emarginati, come i lebbrosi, le donne, i bambini, e gli stranieri. Gesù ha affermato che ciò che si fa agli altri, in particolare ai più vulnerabili, è fatto a Lui stesso (Mt 25, 40).
- Sviluppi del pensiero cristiano: Il pensiero cristiano ha sviluppato ulteriormente la riflessione sulla dignità umana. I Padri della Chiesa sottolineano che l'essere umano è creato a immagine di Dio, mentre la scolastica medievale, con san Tommaso d'Aquino, definisce la persona come l'essere razionale più nobile dell'universo. Con l'umanesimo cristiano del Rinascimento e, successivamente, con il personalismo del XX secolo, la riflessione sulla dignità umana si è arricchita, concentrandosi non solo sulla soggettività individuale ma anche sull'intersoggettività e le relazioni umane.
- Tempi odierni: Oggi, la dignità umana è vista come un carattere unico e incommensurabile rispetto agli altri esseri. La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (1948) sancisce che ogni persona ha una dignità inerente e inalienabile, che costituisce la base dei diritti umani. La dignità non è concessa da altri esseri umani, ma è intrinseca alla persona, indipendentemente dalle sue capacità o condizione. Essa non può essere perduta né ritirata.
- Concetto di dignità: La dignità umana è un attributo intrinseco e inalienabile. Non dipende dalle qualità o doti di una persona, ma è radicata nel suo essere stesso. Ogni persona, indipendentemente dalle circostanze, possiede la medesima dignità.
- Il VATII: Il Concilio sottolinea che la dignità della persona umana è eminente e universale. La libertà di pensiero e coscienza, basata sul riconoscimento della dignità umana, è un principio fondamentale che si sviluppa con la crescente consapevolezza della dignità di ogni essere umano, quale insegnato dalla Rivelazione e dalla ragione.
- Proclamazione dell'uguale dignità: La Chiesa proclama che ogni essere umano ha uguale dignità, indipendentemente dalle circostanze. Questo annuncio si fonda su tre convinzioni che rafforzano la dignità umana, conferendole un valore incommensurabile.
- Un'indelebile immagine di Dio: La dignità umana deriva dall'amore del Creatore, che ha impresso l'immagine divina nell'essere umano (Gen 1, 26). La dignità riguarda l'intera persona, corpo e anima, entrambi partecipano all'immagine di Dio e sono chiamati alla gloria divina.
- Cristo eleva la dignità dell'uomo: La dignità umana è pienamente rivelata in Cristo, che ha assunto l'esistenza umana. Con la sua incarnazione, morte e risurrezione, Gesù ha confermato che ogni persona possiede una dignità inestimabile, soprattutto quelle considerate "indegne". Gesù ha insegnato che i più deboli, poveri e sofferenti sono i più degni di rispetto, influenzando la creazione di istituzioni caritative.
- Vocazione alla pienezza della dignità: La risurrezione di Cristo rivela la destinazione finale dell'essere umano: la comunione eterna con Dio. La dignità umana non è solo radicata nelle origini, ma anche nel suo fine divino, che è la visione di Dio (cf. sant'Ireneo). Ogni persona è chiamata a crescere nella gloria di Dio attraverso lo Spirito Santo.
- Impegno per la libertà: La dignità è un dono irrevocabile, ma dipende dalla libertà umana di manifestarla. Ogni persona è chiamata a esprimere liberamente la propria dignità rispondendo al bene e all'amore di Dio. Il peccato può offuscare la dignità, ma non cancellarla mai.
- Ruolo della fede e della ragione: La fede aiuta la ragione a percepire correttamente la dignità umana, evitando distorsioni ideologiche. La religione è fondamentale per mantenere la dignità umana contro le manipolazioni ideologiche, come nel caso del commercio degli schiavi e delle ideologie totalitarie.
- Dignità e diritti umani: La dignità inalienabile della persona è al centro della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, definita da san GP2 come una delle più alte espressioni della coscienza umana. La Chiesa ritiene che la dignità dell'essere umano debba essere rispettata in modo incondizionato, resistendo ai tentativi di alterare il suo significato.
- Rispetto incondizionato della dignità umana: Alcuni fraintendono la dignità umana, limitandola solo a coloro che sono capaci di ragionare. Questo approccio nega la dignità di individui come bambini non ancora nati, anziani non autosufficienti o persone con disabilità mentale. La Chiesa, invece, sottolinea che la dignità è intrinseca all'essere umano, indipendente dalle capacità individuali. La dignità umana si fonda sull'appartenenza alla specie umana, ed è inviolabile e inalienabile.
- Un oggettivo riferimento per la libertà umana: La dignità non può essere ridotta a una libertà individualistica che giustifica ogni desiderio soggettivo come diritto. I diritti derivanti dalla dignità devono essere fondati su esigenze costitutive della natura umana, non dipendenti dall'arbitrio individuale o dal riconoscimento sociale. Solo con un riferimento oggettivo alla natura umana, i diritti possono essere concreti e non soggetti agli interessi di potere.
- Struttura relazionale della persona umana: La dignità umana implica che la libertà non sia autoreferenziale, ma relazionale. La persona è chiamata a vivere in comunione con gli altri, riconoscendo diritti e doveri reciproci. La libertà, se separata dalla responsabilità verso gli altri, perde la sua dignità originaria. Come affermato da san GP2, la libertà deve servire la persona e la sua realizzazione tramite il dono di sé agli altri.
- Obblighi verso gli altri: La dignità dell'essere umano comprende anche la capacità di assumersi obblighi verso gli altri. Questo implica che, pur essendo superiore rispetto agli altri esseri viventi, l'uomo è chiamato a rispettare anche la bontà degli altri esseri creati, curando l'ambiente e preservando il creato. F sottolinea l'importanza di un "antropocentrismo situato", che riconosca l'interconnessione tra l'essere umano e le altre creature.
- Rispetto per il creato: La dignità dell'essere umano non deve far dimenticare il valore intrinseco delle altre creature. Ogni essere vivente ha una propria bontà e perfezione, e l'uomo, dotato di intelligenza, è chiamato a rispettarlo. La crisi climatica e la perdita di biodiversità richiedono un cambiamento nella visione antropocentrica, riconoscendo che la vita umana è incomprensibile senza le altre forme di vita.
- Liberazione dell'essere umano: Nonostante la dignità innata, la libertà umana necessita di liberazione da condizionamenti morali e sociali. San Paolo, nella lettera ai Galati, sottolinea che Cristo ha liberato l'uomo per mantenere la libertà. La libertà, se separata da Dio, perde la sua autenticità. Papa B16 avverte che una libertà separata dalla verità e dal bene porta alla negazione della dignità umana.
- Libertà e condizionamenti: La libertà non è mai astratta e senza limiti. Deve essere supportata da condizioni economiche, sociali, politiche e culturali che favoriscano un autentico esercizio della libertà. F evidenzia le disuguaglianze che limitano la libertà di molti, come le persone disabili o quelle in povertà. La liberazione dalle ingiustizie promuove la libertà e la dignità umana a tutti i livelli.
- Progressi e sfide nella dignità umana: La storia mostra progressi nella comprensione della dignità e della libertà, specialmente nella lotta contro razzismo, schiavitù, e discriminazioni di vario tipo. Tuttavia, nonostante i progressi, il cammino verso la piena affermazione della dignità umana è ancora lontano dal suo compimento.
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