lunedì 20 ottobre 2014

Lettera al figlio battezzato

Caro figliolo,

perché siamo qui oggi? 
perché abbiamo deciso di battezzarti?
La risposta è una domanda: perché privarti del tuo latte? 
Possiamo negarti la grazia e lo Spirito di Dio?


Questo Spirito ci ha accompagnato e ci ha condotti a sposarci, per nostra scelta, davanti a Dio. Non sappiamo se un domani vorrai fare tua la scelta di essere cristiano, ma battezzandoti, ti abbiamo aperto un cammino di libertà. Oggi scegliamo noi per te, un domani sceglierai tu. Il seme dello Spirito è stato piantato in te: noi ti aiuteremo, coi nostri limiti, a farlo maturare, ma un domani sarai tu a decidere se continuare a farlo crescere.

Un anno e mezzo fa io e la mamma ci siamo presentati davanti al Signore per rendere più forte il nostro amore;
allo stesso modo oggi presentiamo te per renderti libero e protetto nel suo Spirito.
Infatti oggi sei stato unto, come lo erano i lottatori ai tempi di Gesù, per meglio difendersi dagli attacchi. Le nostre forze non sono sufficienti, così come nel matrimonio cristiano non è sufficiente l'amore umano ma è necessario l'amore di Dio.

Da oggi sei figlio di Dio, una nuova creatura, immerso nell'acqua che purifica, ed emerso nella resurrezione di Gesù.

Gesù, Dio fatto uomo, è morto in croce per dare speranza ai più deboli.
Gesù è stato il primo nella storia a dare uno spazio ai malati, ai bisognosi, alle donne e ai bambini. Se si guarda ai bambini come persone lo si deve proprio a lui.
Il suo sguardo di tenerezza e protezione nei loro confronti ha cambiato la concezione di persona. Gesù coi bambini si commuove, protegge l'innocenza della loro anima, li accoglie tra le sue braccia. Per lui i bambini sono l'esempio da cui imparare per essere buoni cristiani

Stasera quando rientreremo a casa, pregheremo su te, perché il Signore abita con noi.
Tu con la tua veste bianca sarai presenza di santità nella nostra casa.

Da oggi sei libero, perché liberato dal peccato.

Caro figliolo, Gesù ti proteggerà, farà la sua parte, e ti salverà: questo è il significato del tuo nome. Salva perché da speranza all'uomo, che per fede può diventare fragile strumento nelle sue mani. Questa è la condizione di noi genitori: non siamo tuoi proprietari, ma strumenti per accompagnarti nella vita. Da oggi per noi genitori inizia il difficile perché, come promesso, dovremo essere testimoni coerenti nel dire, nel fare e nell'essere.

Oggi è un giorno di festa, e siamo qui per lodare e ringraziare il Signore per il dono che ci ha fatto.

Un abbraccio, papà e mamma.

Nessun commento:

Posta un commento