domenica 16 agosto 2009

In spiaggia con le encicliche...

Quest'anno al mare, invece delle solite letture da spiaggia ho deciso di leggere le tre enciclicle di papa Benedetto XVI. Le motivazioni sono tante ma le principali sono:
a) dedicare nel tempo del riposo, il giusto spazio alla riflessione personale;
b) tramite le encicliche conoscere meglio la personalità del nostro papa;
c) è comunque buona cortesia leggere le "lettere" che ci vengono spedite...
Benedetto XVI rispetto al suo predecessore ha un fare meno "accattivante". Io personalmente, nel 2005 quando l'allora Cardinal Ratzinger venne eletto papa, ero molto perplesso. Io sono nato nell'epoca dei "papa-boys", e Giovanni Paolo II era l'emblema della giovinezza d'animo e della comunicatività. Questo nuvo papa invece sembrava essere "vecchio" e "rigido". Col passare degli anni invece, seguendo la sua attività di pastore, ho avuto modo di apprezzare il suo impegno a mettere in relazione "fede" e "ragione", e a sostenere le radici cristiane d'Europa.
Negli anni sono accauti sue fatti molto importanti per gravità. Il primo quando ha subito forti attacchi dal mondo islamico nel settembre 2006 dopo il discorso all'Università Ratisbona, in cui ha riportato un dialogo tra l'imperatore Bizantino Manuele II Paleologo e un persiano... "quando recentemente lessi la parte edita dal professore Theodore Khoury (Münster) del dialogo che il dotto imperatore bizantino Manuele II Paleologo, forse durante i quartieri d'inverno del 1391 presso Ankara, ebbe con un persiano colto su cristianesimo e islam e sulla verità di ambedue. [http://www.radiovaticana.org/it1/Articolo.asp?c=94879] ". In quel discorso voleva spiegare che non religione e violenza, ma religione e ragione vanno insieme; inoltre intendeva invitare al dialogo della fede cristiana con il mondo moderno, e al dialogo di tutte le culture e religioni. I cattolici non difendendo il papa sono stati sconfitti. Benedetto XVI si è sempre impegnato per il dialogo interreligioso e per il rispetto delle tradizioni e differenze religiose, per evitare intolleranza e violenza, mettendo al centro l'uomo, la giustizia, i valori morali e la libertà [da Nostra Aetate, 3 - http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_decl_19651028_nostra-aetate_it.html].
Il secondo fatto di grave importanza è stato quando gli è stato impedito di parlare all'università di Roma nel Gennaio 2008. [http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/esteri/benedettoxvi-19/testo-discorso-sapienza/testo-discorso-sapienza.html] Questa volta non a causa di altre religioni, ma per il relativismo e laicismo imperanti nella società italiana. Anche in questa occasione i cattolici non difendendo il papa sono stati sconfitti.
In seguito a questi fatti e alla mia crescente esperienza di fede, arrivò il momento di leggere le sue Encicliche: Deus Caritas Est (2005), Spe salvi (2007) e Caritas in Veritate (2009). Lo stupore, l'ammirazione e la gioia nel constatare la grande personalità del nostro papa furono immense. Quello che nel 2005 mi sembrava un papa vecchio e distaccato, viene da me riscoperto come un docile e amorevole servo del Signore. Il suo linguaggio è semplice e chiaro nel parlare di Gesù, della fede e dei problemi reali della gente. Inoltre, lui, il papa, si rivolge le stesse domande di fede e di vita che potremmo rivolgerci noi fedeli. I suoi riferimenti negli insegnamenti che ci propone nelle encicliche sono ovviamnete le Sacre Scritture, la tradizione della Chiesa, le encicliche dei suoi predecessori, il Catechismo e la Dottrina Sociale della Chiesa. Come non far caso alla sempre presente preghiera rivolta a Maria al termine di ogni enciclica. E' con gioia quindi che il mio percorso alla "scoperta" del papa si conclude con la manifestazione della sua sapienza e bontà di pastore.
Evviva Benedetto!

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