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sabato 1 novembre 2025

​Ricordare è amare ancora.

Ricordare chi ci ha voluto bene è un modo per dire che il suo amore non è finito. È per questo che portiamo un fiore o una candela al cimitero: perché vogliamo dire a Dio che li amiamo ancora.

Gesù ci dice: "Non sia turbato il vostro cuore, nella casa del Padre ci sono molte dimore."

San Paolo ci dice: "Non siate tristi come quelli che non hanno speranza. Se crediamo che Gesù è risorto così anche Dio radunerà con lui coloro che sono morti."

L'amore è più forte della morte e Gesù ce lo ha dimostrato con la resurrezione. Quando qualcuno muore la sua anima vive per sempre con Dio. Visitare il cimitero è un gesto di comunione e di amore: è un atto di fede nella vita eterna. Il nostro legame coi defunti non scompare e nella preghiera possiamo vivere in comunione con loro.

Si ha paura della morte, ma abbiamo la certezza che il Signore non abbandona.

Nell'ora della morte la vita non è distrutta ma trasformata: come il chicco di grano che, se non muore, non porta frutto.

Quando ci chiamerai, Signore, verremo a te e salteremo tra le tue grandi braccia del Dio della Vita.

 

 

"Arrivederci, signor Tasso" di Bruno Ferrero.

Il signor Tasso era un vero amico, sempre pronto a dare una mano. Era molto vecchio ormai e sapeva bene che presto sarebbe dovuto morire. Una cosa sola lo tormentava: il dolore che avrebbero provato i suoi amici. Un giorno Volpe diede loro la triste notizia: Tasso era morto. Tutti gli animali del bosco amavano Tasso e si rattristarono profondamente. Così si ritrovarono sempre più spesso a parlare del tempo quando Tasso viveva ancora con loro. Talpa sapeva fare delle belle ghirlande di carta. Raccontò che era stato Tasso a insegnarle come si fa. Ranocchia era un'eccellente pattinatrice. Era stato Tasso a insegnarle i primi passi sul ghiaccio. Quando era cucciolo, Volpe non riusciva mai a farsi il nodo della cravatta. Tasso gli aveva insegnato come fare. Tasso aveva donato alla Signora Coniglio la ricetta della pizza al luppolo selvatico. La Signora Coniglio raccontò la sua prima lezione di cucina con Tasso. Ogni animale aveva un particolare ricordo di Tasso. A tutti aveva insegnato qualcosa che ora sapevano fare meravigliosamente bene. E grazie a questi magnifici doni, Tasso li aveva uniti gli uni agli altri. Poi la neve cominciò a fondere, insieme alla tristezza degli animali. Una luminosa giornata di primavera mentre passeggiava sulla collina dove aveva visto Tasso per l'ultima volta, Talpa volle ringraziare il suo indimenticabile amico per il dono meraviglioso che era stata la vita. «Grazie, Tasso» mormorò piano piano. Pensava che Tasso lo stesse sentendo. Ed effettivamente Tasso lo sentiva.