Nell'omelia di Benedetto XVI del Giovedì Santo 2008, viene sottolineato il significato profondo della lavanda dei piedi, atto compiuto da Gesù verso i suoi discepoli. Questo gesto simboleggia il "passaggio" di Gesù dalla morte alla risurrezione, trasformando la croce da strumento di uccisione a gesto supremo d'amore. Attraverso la lavanda dei piedi, Gesù si spoglia della sua gloria divina, si fa servo e purifica i suoi discepoli, rendendoli capaci di partecipare al banchetto divino. Questo gesto anticipa il dono totale di sé che culminerà sulla croce.
Benedetto XVI spiega che questo dono di Gesù diventa anche un esempio per i credenti: così come Cristo ha lavato i piedi ai suoi discepoli, anche noi siamo chiamati a lavarci i piedi l'un l'altro, nel segno del servizio e del perdono reciproco. Infine, il Papa ricorda che il Giovedì Santo è un giorno di gratitudine per l'Eucaristia e per l'amore infinito che Gesù ci ha donato, invitandoci a vivere in comunione con Lui e tra di noi, seguendo il suo esempio di umiltà e amore.