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giovedì 17 aprile 2025

Omelia Giovedì Santo - Benedetto XIV

Nell'omelia di Benedetto XVI del Giovedì Santo 2008, viene sottolineato il significato profondo della lavanda dei piedi, atto compiuto da Gesù verso i suoi discepoli. Questo gesto simboleggia il "passaggio" di Gesù dalla morte alla risurrezione, trasformando la croce da strumento di uccisione a gesto supremo d'amore. Attraverso la lavanda dei piedi, Gesù si spoglia della sua gloria divina, si fa servo e purifica i suoi discepoli, rendendoli capaci di partecipare al banchetto divino. Questo gesto anticipa il dono totale di sé che culminerà sulla croce.

Benedetto XVI spiega che questo dono di Gesù diventa anche un esempio per i credenti: così come Cristo ha lavato i piedi ai suoi discepoli, anche noi siamo chiamati a lavarci i piedi l'un l'altro, nel segno del servizio e del perdono reciproco. Infine, il Papa ricorda che il Giovedì Santo è un giorno di gratitudine per l'Eucaristia e per l'amore infinito che Gesù ci ha donato, invitandoci a vivere in comunione con Lui e tra di noi, seguendo il suo esempio di umiltà e amore.


domenica 13 aprile 2025

Vita e Martirio di Rolando Rivi

Nel dettaglio qui: https://docs.google.com/document/d/1bRvWM5GHnHFYFgOIo0133Npkr8qZoBjJ/edit?usp=sharing&ouid=109034451582672503354&rtpof=true&sd=true

Rolando Rivi (San Valentino, 7 gennaio 1931 – Monchio, 13 aprile 1945)  era un giovane seminarista italiano, ucciso dai partigiani comunisti nel 1945 a soli 14 anni. La sua storia è un esempio di fede e di martirio durante la Seconda Guerra Mondiale e il periodo successivo.

Una vocazione precoce:

  • Infanzia e gioventù: Cresciuto in una famiglia profondamente religiosa, Rolando dimostrò fin da piccolo una forte vocazione religiosa.
  • Seminario: Entrò in seminario all'età di 11 anni e si distinse per il suo impegno nello studio e nella preghiera.
  • Fede incrollabile: Nonostante la giovane età, la sua fede era profonda e radicata. Indossava sempre la tonaca talare come segno della sua appartenenza a Cristo.

Il martirio:

  • La guerra e la persecuzione: Durante la Seconda Guerra Mondiale e il periodo successivo, la Chiesa subì gravi persecuzioni. Rolando fu vittima di questo clima di odio.
  • L'arresto e la morte: Fu catturato dai partigiani comunisti, torturato e infine ucciso per la sua fede.
  • Un simbolo di martirio: La sua morte divenne un simbolo della persecuzione dei cristiani in quel periodo.

Il ricordo e la venerazione:

  • Beatificazione: Dopo la sua morte, la figura di Rolando è diventata un punto di riferimento per molti fedeli. Nel 2013, Papa Francesco ha riconosciuto il suo martirio.
  • Esempio per le nuove generazioni: La sua storia è un esempio di coraggio e di fedeltà a Cristo, soprattutto per i giovani.

Il significato del suo martirio:

  • Testimonianza della fede: Rolando Rivi è un esempio di come la fede possa essere vissuta fino alle estreme conseguenze.
  • Un invito alla perseveranza: La sua storia ci ricorda l'importanza di rimanere fedeli ai propri ideali, anche di fronte alle difficoltà.
  • Un appello alla pace e alla riconciliazione: La sua morte tragica ci invita a riflettere sul valore della vita e a promuovere la pace e la comprensione tra le persone.

In conclusione, Rolando Rivi è un martire della fede che continua a ispirare molti. La sua storia ci ricorda l'importanza di difendere i valori cristiani e di vivere la nostra fede in modo coerente e coraggioso, anche di fronte alle avversità.

sabato 5 aprile 2025

Il Weekend dei Papà Sperduti

Un evento speciale, un'esperienza di condivisione profonda che ha unito un gruppo di papà accomunati dalla sfida della disabilità dei loro figli. Una condivisione che va oltre gli argomenti (si sa che noi uomini parliamo principalmente di due cose e la seconda è il calcio), perché solo chi ha vissuto certe esperienze può davvero comprendere.




Si sa, le donne hanno un cuore che va oltre gli ostacoli, pronte a tutto per i figli. Noi uomini possiamo solo intuire questo mistero, ma nel nostro piccolo, impariamo a stare accanto, a lottare, a dare il meglio di noi stessi e far loro da scudo.
La vera misura della felicità è la riconoscenza. Grazie ai nostri figli e a persone straordinarie ci siamo incontrati. E attraverso il dolore, siamo diventati fratelli e pienamente adulti.
Abbiamo dormito insieme come ragazzi in gita, giocato a walking soccer, mangiato e bevuto… godendoci ogni istante.
Abbiamo cambiato il nostro sguardo sulle cose fragili. Sono un dono, anche se non facile da accettare. 
Abbiamo scoperto energie straordinarie che non sapevamo di avere.
Abbiamo imparato a donarci senza paura combattendo contro ostacoli e pregiudizi.
Se dovessi scegliere due colori per questo weekend, sceglierei il rosso e il giallo. Il rosso, come il Campari, il vino e la passione che arde nel cuore. Il giallo, come il sole che illumina e scalda.

E mentre osservo i paesaggi della nostra bella Italia, sento il vento, concludo parafrasasando Bob Dylan:

"Quante lacrime deve versare un uomo
 Perché il suo grido venga ascoltato?
E Quante volte un uomo deve alzare lo sguardo
Prima di riuscire a vedere la bellezza delle nostre famiglie?
 La risposta, amico mio, soffia nel vento,
 La risposta soffia nel vento."

Grazie a tutti.